Djokovic umilia Nadal nella “sua” Parigi: dalle Olimpiadi arriva il canto del cigno per Rafa
Su quella terra in cui ha vinto 14 Roland Garros, Rafa Nadal oggi è stato umiliato da Nole Djokovic, nello scontro epico tra due leggende viventi, al secondo turno del torneo di tennis delle Olimpiadi parigine. L’incontro è durato un’ora e 45 minuti e appena due set con il punteggio di 6-1, 6-4, con Rafa mai in partita (tranne una timida reazione nel secondo set) e forse ormai di fronte alla necessità di prendere in considerazione l’idea di lasciare, a 38 anni, la racchetta.
Mai in partita, preso a pallate da Djokovic
Nella Parigi in cui ha trionfato quattordici volte (record che non sarà mai nemmeno lontanamente avvicinato) Nadal è sembrato spaurito, preso letteralmente a pallonate dal serbo, che di anni ne ha appena uno in meno, 37, ma che vive una condizione del tutto diversa dal maiorchino: è numero due del mondo, reduce dalla finale di Wimbledon(la trentasettesima in uno Slam) e vuole vincere in Francia quella medaglia d’oro che gli manca nel ricchissimo palmares.
Oltre un miliardo di persone ha visto la partita
Si calcola che almeno un miliardo di persone abbia visto in diretta la partita(trasmessa su Raidue in Italia) che punta a essere uno degli eventi più seguiti di Parigi 2024. Quindicimila spettatori assiepavano gli spalti del Roland Garros sperando in un match combattuto. Nel bilancio totale Djokovic ora conduce 31-29 ma tutti ritengono che quella di oggi sia stata l’ultima puntata di una sfida iniziata ben diciotto anni fa.
E il serbo fece infuriare gli spagnoli in tribuna
Nadal ha avuto un sussulto solo nel secondo set, quando è riuscito a portarsi sul 4-4, con l’entusiasmo del pubblico( che al di là della primazia dello spagnolo su quei campi, tifa sempre affinché il match duri più a lungo possibile) e la solita, stizzita reazione del fuoriclasse serbo: subito il contro-break che lo ha portato a servire per il match e il gesto del gridare più forte ai supporter spagnoli come provocazione, seguita da un’ondata di fischi. Un’intemperanza poco olimpica e poco adatta a uno scontro tra due campioni immensi: ma uno dei due lo è al passato.