Femminicidio di Roma, Molinaro in ospedale per un malore: avrebbe ammazzato Manuela per gelosia

5 Lug 2024 13:28 - di Leo Malaspina

E’ stato trasferito questa mattina nel carcere di Regina Coeli Gianluca Molinaro, l’uomo che ieri pomeriggio a Roma ha ucciso la fisioterapista 51enne Manuela Petrangeli, ex compagna e madre di suo figlio. L’uomo, che dopo l’omicidio compiuto con un fucile a canne mozze in via degli Orseolo -poco distante dalla clinica dove lavorava la donna – si è costituito consegnando l’arma, a quanto si apprende ha trascorso la notte all’ospedale Sant’Eugenio per un malore. Al momento, in attesa che i pm del pool antiviolenza formalizzino la richiesta di convalida del fermo, le accuse sono di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi. L’uomo, che ieri dopo essersi presentato in caserma è rimasto in silenzio, è difeso dall’avvocato Eleonora Nicla Moiraghi.

Il movente del femminicidio commesso da Gianluca Molinaro

La grande gelosia nei confronti della ex compagna e, forse, la rabbia perché questa non gli faceva vedere troppo spesso suo figlio di 9 anni, al quale Gianluca Molinaro era molto legato. Sono queste due delle ipotesi degli investigatori sul movente dietro all’omicidio di Manuela Petrangeli, la fisioterapista 51enne uccisa dal suo ex di 53 anni a colpi di fucile in via degli Orseolo, in zona Casetta Mattei, a Roma.

La procura contesta al 53enne le accuse sono di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi. Nelle prossime ore i pm del pool antiviolenze sono chiamati a decidere sulla convalida del fermo dell’uomo che, nell’attuale relazione, non aveva mostrato particolari segnali di squilibrio. Ma – a guardare bene la storia dell’uomo, nella vita operatore sociosanitario -, si trova un precedente. Infatti, il 53enne, era stato denunciato da una sua ex – con cui Molinaro ha una figlia -, e per questo era stato sottoposto a indagini con l’accusa di stalking.

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