Francia, sinistra a pezzi. Mélenchon scappa e rifiuta il faccia a faccia con Bardella: si rivolga ad altri

1 Lug 2024 13:38 - di Stefania Campitelli

La difficolta della sinistra, specie quella radicale pro Hamas, è palpabile. Dopo la vittoria schiacciante del Rassemblement national al primo turno delle elettive francesi e il tonfo di Macron (oggi attaccato da tutta la stampa francese per aver trascinato il paese al voto anticipato), Jean-Luc Mélenchon scappa. Niente confronto pubblico con Jordan Bardella, premier in pectore, che aveva sfidato l’avversario “perché i francesi hanno diritto alla chiarezza”.

Francia, Mélenchon rifiuta il dibattito con Bardella

Il leader di fatto del Nouveau Front Populaire, il variegato cartello delle sinistre contro i lepenisti,  ha rifiutato il dibattito con il presidente del Rassemblement National. Su X, ha scritto che ”Bardella ha ragione, c’è bisogno di un dibattito tra i due progetti per i francesi. Il candidato del Nouveau Front Populaire alla carica di primo ministro non è stato designato. Deve quindi rivolgersi agli Insoumis, primo movimento per numero eletto al primo turno del Nouveau Front Populaire”.

Deve contattare il mio coordinatore Bompard

Mélenchon ha quindi suggerito a Bardella di ”contattare Manuel Bompard, il suo coordinatore, Mathilde Panot, presidente del gruppo o Clémence Guetté, coordinatrice del programma”. Una formalità notarile che dimostra grande difficoltà e una certa supponenza, proprio quella che ha allontanato i francesi.

Il leader di Rn: i francesi vogliono chiarezza

Jordan Bardella, portato in trionfo dai suoi dopo lo strepitoso 34% conquistato insieme a Marine Le Pen, si è detto pronto al confronto con Mélenchon. “‘Dopo questo primo turno vengono offerte due opzioni ai francesi”, scrive il presidente del Rassemblement national su ‘X’. ”C’è l’alleanza del peggio e l’estrema sinistra al potere” e ”c’è l’Unione nazionale, la Repubblica e i suoi valori. Sono quindi pronto a discutere con Jean-Luc Mélenchon. I francesi amano la chiarezza”. Che non è il punto di forza della gauche francese, pronta ad allearsi con i macronisti pur di sbarrare la strada alla destra protesa verso la maggioranza assoluta. Vento in poppa, l’enfant prodige della destra francese ha anche annunciato di aver scritto  una sua “lettera ai francesi”, in cui lancia un appello “a fare la scelta di una svolta responsabile di fronte a una delle elezioni più determinanti della storia della Quinta Repubblica”.

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