Gasparri: “Sull’abuso di ufficio solo tanta confusione dalla sinistra. Reato inutile e da abrogare”

13 Lug 2024 13:00 - di Paolo Cortese
Gasparri

Maurizio Gasparri, il capogruppo di Fi al Senato, mette l’accento sull’abolizione dell’abuso di ufficio contenuto nel disegno di legge Nordio approvato definitivamente nei giorni scorsi. L’esponente forzista cita i dati statistici sul reato appena abrogato e indirizza una polemica ad alcuni rappresentanti della magistratura militante di sinistra.

Gasparri: “Un reato inesistente”

“È un triste Paese quello che vede nelle Procure persone come tale Eugenio Albamonte, ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati”, dice Maurizio Gasparri. “L’ abuso d’ ufficio vedeva indagate migliaia di persone e poi soltanto lo 0,5% è stato condannato – aggiunge l’ex ministro delle comunicazioni. – Questa è la realtà delle cose. Questa è la verità dei fatti. Che alcuni magistrati negano. Si tratta infatti di militanti che si trovano all’interno delle istituzioni per svolgere questa funzione con interviste e dichiarazioni, che esercitano ogni giorno. Vogliamo una giustizia vera. Al servizio del cittadino. Che garantisca tempi certi, certezza della pena, severità con i rei, ma anche rispetto dei diritti degli innocenti che vengono sottoposti alle indagini. Tutto questo ovviamente pare interessi poco a persone come Albamonte”, prosegue il presidente dei senatori azzurri.

“Si vuole ritornare all’uso politico della magistratura”

Nella nota del capogruppo di Fi, si legge ancora che, “Vogliamo riforme per porre fine all’uso politico della giustizia, alle affermazioni prive di fondamento. Rispondano apertamente se ne hanno coraggio: è vero o no che nel caso dell’abuso d’ ufficio il 95% delle inchieste è evaporato e le condanne erano lo 0,5% rispetto alle indagini? Per combattere la corruzione e la concussione esistono delle norme ben chiare e precise. Con quelle si deve combattere il malaffare. È uno sfortunato Paese quello che ha dei magistrati di questo tipo. Sono gli Albamonte e tutti coloro che ogni giorno esternano, basandosi sulle premesse più discutibili, a creare un problema per la giustizia italiana. Ne siamo ben consapevoli” conclude Gasparri ribadendo l’inutilità del reato appena abrogato.

 

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