Giornalista aggredito a Torino: Schlein specula, da Meloni e FdI la dura condanna della violenza

21 Lug 2024 17:04 - di Leo Malaspina

La nota è senza se e senza ma. “Esprimo la mia solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima ieri sera di un’inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del governo è massima e ho chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso“. Nessuna ambiguità, nessuna sponda alle accuse della sinistra su possibili affinità e complicità su quanto accaduto a Torino: Giorgia Meloni, in una dichiarazione sull’aggressione denunciata dal giornalista de La Stampa da parte di militanti di CasaPound –  organizzazione para-politica da anni su posizioni lontanissime da quelle destra italiana moderata e sempre critica e ostile nei confronti della linea di FdI e della premier – anticipa con poche righe quella dura condanna della violenza a cui faranno seguito note dello stesso tenore di altri esponenti del governo e di Fratelli d’Italia. Il tentativo di buttarla in “connivenza” o “matrice ideologica” comune alla destra di governo naufraga miseramente nel primo pomeriggio sulla pioggia di dichiarazioni da destra, che rispedicono al mittente gli sciacallaggi di sinistra.

L’aggressione del giornalista a Torino da parte di esponenti di CasaPound

I due dei presunti autori dell’aggressione al giornalista de La Stampa Andrea Joly, che sabato sera stava filmando una manifestazione all’esterno del pub “Asso di bastoni”, sarebbero due militanti di Casa Pound, come comunicato dalla Digos. Per entrambi, secondo quanto si apprende, si profila una denuncia per lesioni personali collegate all’aggravante del reato commesso “per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi” che abbiano tra i loro scopi “la discriminazione o l’odio etnico, nazionale, razziale o religioso”. Nella tarda serata di sabato Andrea Joly era stato aggredito in via Cellini all’esterno dell’Asso di Bastoni, un circolo storicamente frequentato da simpatizzanti e militanti di estrema destra. Un filmato documenta il tutto. «Sei dei nostri?», gli chiede qualcuno, poi l’aggressione, come documenta il video pubblicato dalla Stampa.

Nel corso di una festa di Casa Pound con fumogeni e fuochi d’artificio, a Joly sarebbe stato intimato di consegnare lo smartphone, quindi è stato poi minacciato e aggredito. A quel punto, il giovane giornalista che cercava di allontanarsi sarebbe stato scalciato facendolo cadere. Joly è andato a farsi medicare in ospedale. Secondo gli esponenti del Circolo Asso di Bastoni, il giornalista, alla loro richiesta di identificarsi, non lo avrebbe fatto, “ma, anzi, ha spintonato dei ragazzi, creando un battibecco e litigando. Poi si è messo a correre, cadendo”.  “La domanda che ci facciamo è: perché spintonare e scappare senza motivo per poi scoprire dai giornali che stava ‘lavorando’? Perché mai i nostri tesserati dovrebbero ‘aggredire’ un giornalista quando sono sempre stati invitati e ospitati, e abbiamo sempre accettato reportage di qualunque testata giornalistica?”, è scritto nella nota del Circolo torinese.

La condanna di Tajani, Crosetto e Lollobrigida

Condanna unanime dell’episodio da tutti i fronti politici, non senza qualche tentativo di sciacallaggio della Schlein che ha chiesto alla Meloni di esprimersi prima ancora che fossero chiari gli estremi della violenza e come se questa avesse a che fare con una qualche ideologia della destra italiana. “Esprimo anche grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos’altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte, come dice la Costituzione, le organizzazioni neofasciste? Chiediamo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente”, ha detto la segretaria del Pd, a cui hanno fatto eco i vari leader della sinistra e dei grillini.

“Troppa violenza e intolleranza in Italia contro chi non la pensa come te. A Torino aggredito un giornalista de La Stampa da estremisti di destra, a Roma due ragazzi picchiati perché omosessuali, minacce di morte a Forza Italia. Condanniamo con grande fermezza ogni violenza!”, scrive quindi su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“Le aggressioni nei confronti della stampa, di qualsiasi orientamento essa sia, vanno condannate con fermezza, a tutela di quel diritto insopprimibile tutelato dalla nostra Carta costituzionale che è la libertà di pensiero. A nome del gruppo al Senato di Fratelli d’Italia desidero esprimere solidarietà al giornalista Andrea Jolly e a tutta la redazione de La Stampa”, dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. “A nome di Fratelli d’Italia condanno fermamente e categoricamente gli attacchi subiti dal giornalista della Stampa Andrea Joly, al quale va tutta la nostra solidarietà e vicinanza”, dice n una nota Giovanni Crosetto, capogruppo Fdi in Comune a Torino ed europarlamentare. “Questi metodi violenti ed intimidatori non hanno nulla a che vedere con i principi liberali e democratici secondo i quali si dovrebbero svolgere il dibattito e la contrapposizione politica”. Solidarietà al giornalista anche da Francesco Lollobrigida, ministro per le Politiche Agricole: “La nostra democrazia è fondata sulla libertà di espressione e sul pluralismo di informazione e non sono tollerabili tali atti di violenza. In attesa che i responsabili vengano individuati al più presto, condanniamo fermamente questo terribile episodio”.

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