I politici lapidati e poi assolti: da Bassolino a Oliverio, quelli che la sinistra ha dimenticato
I politici lapidati, arrestati e poi assolti sono un lungo rosario che comprende tanti uomini della sinistra, abbandonati al loro destino salvo essere successivamente(ma non tutti) riabilitati e osannati. Sono diversi i casi simili a quello di Giovanni Toti, tra chi ha dovuto lasciare il Senato in lacrime come Antonio Caridi e chi, come Mario Oliverio, è stato addirittura mandato al confino per un abuso di ufficio.
Caridi in lacrime via da Palazzo Madama
Uno dei casi più clamorosi riguarda l’ex senatore di Forza Italia Antonio Caridi, assolto dopo cinque anni perché il fatto non sussiste. Per l’accusa Caridi avrebbe “agevolato” la ‘ ndrangheta mediante l’uso deviato del proprio ruolo pubblico”, sfruttando tutte le cariche rivestite, dal Consiglio comunale al Senato. Da qui la richiesta d’arresto, che arrivò a Palazzo Madama a luglio 2016 come un fulmine a ciel sereno. La giunta per le immunità, il 3 agosto, diede il via libera, dopo due giorni di discussione. Il giorno successivo, in un’aula straordinariamente piena, 154 senatori dissero sì al suo arresto, contro 110 contrari e 12 astenuti. Caridi lasciò Palazzo Madama in lacrime, consegnandosi a Rebibbia e attendendo un anno e mezzo prima di tornare a casa. Risultato finale ? Assolto.
Bassolino e Oliverio due casi diversi di politici lapidati
Altri due esponenti di rilievo della sinistra sono passati per le forche caudine dei processi. Antonio Bassolino è stato per 27 anni sotto indagine e processato salvo essere assolto e prosciolto da tutto. Ma è andata decisamente peggio a Gerardo Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, mandato addirittura al confino per un abuso di ufficio e impedito nell’azione istituzionale. Solo più tardi la Cassazione, quando la reputazione di Oliverio era già svanita, riconoscerà come del tutto infondate le accuse della procura di Catanzaro.
Vasco Errani e i sette anni di calvario
Vasco Errani, per anni presidente dell’Emilia Romagna, fu condannato in primo e secondo grado per falso ideologico. Solo dopo sette anni la Cassazione annullò senza rinvio restituendo onore e dignità al politico emiliano.
La vicenda Sorbara e il tentato suicidio
Il Pd ha dimenticato anche la storia di Marco Sorbara, consigliere regionale della Valle d’Aosta, arrestato per concorso esterno: 909 giorni di custodia cautelare, il pensiero fisso del suicidio, prima di essere assolto da tutto. Un altro clamoroso esempio di giacobinismo con un partito che lo ha letteralmente abbandonato a se stesso nei giorni bui.
Calogero Mannino, sedici anni per l’assoluzione
Per decenni uno dei protagonisti della Democrazia Cristiana siciliana, Calogero Mannino ha subito un’altra vicenda kafkiana. Indagato il 1994 per associazione mafiosa, assolto, poi condannato in appello, dovranno passare sedici anni prima che la Cassazione ponga fine alla sua odissea: innocente.
L’accoppiata Schlein Conte: le tricoteuse dell’Italia
La sinistra italiana è in mano a Schlein e Conte(per non citare Avs). Due tricoteuse(le donne che assistevano alle decapitazioni durante la Rivoluzione francese continuando a lavorare a maglia). Pensare che una lunga tradizione di libertà e di giustizia, rappresentata da socialisti, radicali ma anche da uomini come Mario Capanna, sia finita in mano a forcaioli strabici è alquanto deprimente. Come diceva Pietro Nenni dei comunisti, “Un puro trova sempre uno più puro che lo epura”. Ipse dixit.