Il compagno Mélenchon a Repubblica: “La Francia scelga tra me e la fascista Le Pen. Dirò addio alla Nato”

21 Lug 2024 10:24 - di Luigi Albano
Mélenchon

“La scelta definitiva della Francia sarà tra me e la fascista Le Pen”. Così a Repubblica Jean-Luc Mélenchon, leader della France Insoumise, la sinistra radicale francese. Macron, afferma, “ha sciolto l’Assemblea per chiedere un chiarimento politico. Sono le sue parole, non le nostre. Per decine di sondaggi, il Rassemblement National era dato ampiamente in testa, e noi del Nuovo Fronte Popolare ultimi. È avvenuto il contrario. Se Macron avesse accettato il risultato del voto, com’è prassi in altre democrazie, avrebbe già chiamato qualcuno dei nostri per fare il primo ministro”.

Mélenchon e il voto dei musulmani

“Il partito socialista, che fa parte della nostra alleanza, ha ripetuto ‘no a Mélenchon primo ministro’. Sento dire che sono una figura divisiva. Vengo etichettato come antisemita” dice ancora. C’è chi lo accusa di aver scelto una linea ambigua per conquistare il voto dei musulmani: “Una vergogna, razzismo al contrario. I musulmani sono antisemiti per natura? Accuse spregevoli, che mi feriscono. Per quanto riguarda Hamas, ho detto cento volte che attaccare un rave party è un atto di terrorismo”. Se Macron si rifiuterà di nominare un vostro premier “per lui ci sarà un solo modo democratico per uscire dalla crisi istituzionale: andarsene, per votare di nuovo ed eleggere un suo sostituto. Se tutti bloccano tutto, la pentola a pressione esploderà. È meglio lasciare che il Fronte Popolare governi”.

“La Nato ha una logica di guerra, io scelgo il disarmo”

Alla domanda se ritenga possibile riconquistare elettori del Rn, risponde: “Non funziona, e sa perché? La loro priorità è il razzismo. Le Pen sta cercando di conquistare la destra, e la destra può diventare maggioranza solo con uno strumento di divisione del popolo: il razzismo”. Rispetto alla Presidenziali “questa volta, al ballottaggio noi ci saremo. A quel punto diremo al Paese: ‘Scegliete voi, ma non pensiate che non sia una scelta senza conseguenze'”.

E sull’alleanza atlantica, si dice pronto all’addio. “La Nato ha una logica di guerra. Io scelgo una logica di disarmo e pacificazione – ha affermato – Se fossi all’Eliseo, mi ritirerei dal comando militare unificato e dalla Nato, a maggior ragione in un momento in cui c’è una minaccia di guerra totale. Non penso di abbandonare i nostri vicini o l’Europa. Qualsiasi misura adottata dall’Ue per aiutare Kiev, sarà valutata caso per caso. Il nostro programma mantiene un fermo sostegno alla sovranità dell’Ucraina”.

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