Il dem Ermini entra nel Cda di Spinelli: il risvolto incredibile dell’inchiesta Toti. Il centrodestra: “Vergogna”
Scoppia il caso Ermini in Liguria, proprio nella cornice dell’inchiesta che ha portato agli arresti di Giovanni Toti. L’ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura ed ex deputato, David Ermini, dirigente del Partito Democratico, entra a far parte del Cda della holding di Aldo Spinelli, l’imprenditore accusato di avere dato contributi a Toti in cambio delle concessioni portuali. L’ingresso di Ermini nel consiglio di amministrazione della holding di Spinelli crea imbarazzo al Pd e scatena le reazioni del centrodestra che già oggi in consiglio regionale ha stigmatizzato fortemente la vicenda, notando la doppia morale del partito guidato da Elly Schlein.
Il centrodestra con i cartelli in Consiglio: “Ermini uno di voi”
“Ermini uno di voi”, è lo striscione srotolato nell’aula del Consiglio regionale della Liguria a inizio seduta dal consigliere Angelo Vaccarezza di Forza Italia e poi seguito da cartelli simili alzati da altri esponenti del centrodestra. I cartelli hanno scatenato una reazione da parte dei consiglieri d’opposizione e sono intervenuti i commessi d’aula per rimuoverli.
La doppia morale del Pd: Toti già colpevole e Ermini con Spinelli
L’ingresso di Ermini, non uno qualunque ma di fatto l’ex numero uno dell’organo di autogoverno della giustizia (visto che il Capo dello Stato che lo presiede ne assegna sempre la delega), getta ulteriori ombre sul Pd e sulle sinistre intorno al caso Toti. Prima l’adunata collettiva con Avs e Cinquestelle per chiedere le dimissioni di un presidente incensurato e poi l’ingresso di un loro uomo di peso nel Cda dell’azienda accusata di avere concusso l’ex presidente.
La sinistra è in difficoltà, altolà a Renzi se non rompe con Bucci
Nonostante le dimissioni del governatore di centrodestra, la sinistra in Liguria è in netta difficoltà. Il caso Ermini ha imbarazzato Largo Nazareno e a questo si aggiunge il diktat dato ad Italia Viva di Matteo Renzi di rompere l’alleanza con il sindaco di Genova di centrodestra, Bucci, pena l’accordo per le elezioni regionali. Italia Viva, già atomizzata in termini di consenso, anche su questo è spaccata.
Orlando chiede ad Ermini un passo indietro
L’ex ministro dem Andrea Orlando, candidato in pectore per il centrosinistra alle prossime regionali in Liguria, ha chiamato David Ermini per chiedergli di valutare “con attenzione” l’opportunità di una rinuncia all’incarico di presidente della holding Spininvest che fa capo al gruppo di Aldo Spinelli, ritenendo che questa scelta potesse esporre “a equivoci e strumentalizzazioni”.
Chiesto il giudizio immediato per l’ex presidente
Intanto la Procura di Genova ha chiesto il giudizio immediato per Toti, Spinelli e gli altri indagati dell’inchiesta. La difesa dell’ex presidente ha già annunciato che non chiederà l’abbreviato ma andrà verso il rito ordinario. Entro venerdì il Gip deciderà sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari.
Gasparri: “Vicenda sorprendente e inquietante”
“Conosco e ho rispetto per l’avvocato Ermini, già stimato collega parlamentare. Ma la vicenda che lo vede diventare Presidente delle società di Aldo Spinelli in Liguria è veramente sorprendente. Tra l’altro Ermini risulta ancora impegnato attivamente nel Pd. Assistiamo a uno scenario inquietante e che se uno volesse giudicarlo con qualche forma di prevenzione potrebbe portare a delle conseguenze abbastanza eclatanti. Il vecchio procuratore della Repubblica Cozzi, andato in pensione, diventa consulente di Spinelli. Vorremmo capirlo. Però la cosa ci insospettisce. Spinelli è sempre impegnato a sinistra, addirittura eletto anche nelle elezioni amministrative nelle liste della sinistra. La sua parte politica è notoriamente quella e lo ha detto anche nell’ambito di questa vicenda giudiziaria che lo investe . Se uno fosse arrivato potrebbe dire che la sinistra, attraverso la pressione della Procura, ha ottenuto le dimissioni di Toti e le elezioni prima della scadenza naturale”, lo ha detto il capogruppo di Fi al Senato, Maurizio Gasparri.
Si vota a fine ottobre
Le elezioni regionali dovrebbero svolgersi il 27 e il 28 ottobre. Il presidente facente funzioni, Alessandro Piana, ha depositato stamani in Corte d’appello la proposta che, salvo disposizioni di accorpamento con Umbria ed Emilia Romagna da parte del governo, dovrebbe essere accettata.
Il centrodestra riflette su una figura civica
Anche Piana ha confermato che la coalizione di centrodestra sta riflettendo su una figura civica come candidato alla presidenza. Un’ipotesi che potrebbe attrarre sia Azione(sempre più defilata dalla sinistra) che pezzi di Italia Viva in netta contrapposizione a Matteo Renzi.