Il dl Salva-casa approda alla Camera tra le ire del Pd. Via libera alle mini abitazioni. Le novità

17 Lug 2024 10:43 - di Redazione
dl salva-casa

Dopo il via libera in commissione Ambiente, approda alla Camera pper la  fiducia il decreto Salva-casa. Se saltano per ora le cosiddette norma ‘salva-Milano’, sono invece state approvate quelle sulle mini-abitazioni, con le opposizioni che strillano e parlano di sdoganamento delle abitazioni “dei sette nani”.

Sono  cambiati i “paletti” per rendere un immobile “abitabile” sia da una persona che da una coppia. Si abbassa infatti il limite minimo della superficie (che ora parte da 20 metri quadrati, mentre prima era 28) e dell’altezza del soffitto (che passa a 2,40 metri dagli attuali 2,70). Novità anche sul fronte del cambio della destinazione d’uso degli immobili, che sarà più semplice. Ma il Pd accusa: “Totale deregulation”. La norma è stta pensata per gli studenti nelle grandi città, ma la sinistra sbraita. E parla di “case dei sette nani”…

Ecco le novità introdotte  in base alla sintesi elaborata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).

Le novità del dl Salva-casa: i piccoli appartamenti

Sarà possibile rilasciare il certificato di agibilità. La superficie minima per una persona scende da 28 a 20 metri quadrati, e per due persone da 38 a 28 metri quadrati. Anche le altezze minime interne sono ridotte da 2,70 a 2,40 metri. I locali devono essere in edifici migliorati o ristrutturati per garantire condizioni igienico-sanitarie idonee. Restano in vigore le deroghe per corridoi, disimpegni, bagni, ripostigli e comuni montani sopra i 1.000 metri. La norma guarda a studenti e lavoratori nelle grandi metropoli.

Salva-casa: Cambio destinazione d’uso

Si è resa uniforme la disciplina, senza distinzione se con opere o senza. Per il mutamento senza opere sarà richiesta la Scia, mentre per quello con opere sarà necessario essere in possesso del titolo per l’esecuzione. Per le unità al primo piano o seminterrate, il cambio è regolato dalla legislazione regionale che permette ai comuni di individuare le zone consentite.

Tolleranze

Si introducono novità per le tolleranze negli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. Per unità immobiliari sotto i 60 metri quadrati, sono tollerati scostamenti fino al 6%. In zone sismiche, il tecnico deve riferirsi alle norme tecniche vigenti al momento dell’intervento; ma l’amministrazione può prescrivere interventi per rispettare le norme attuali. Inoltre, vengono eliminati gli adempimenti del tecnico per la salvaguardia dei diritti dei terzi, riducendo così i suoi compiti.

Stato legittimo

Per determinare lo stato legittimo si farà riferimento all’ultimo titolo abilitativo rilasciato. Fermo restando che spetta all’amministrazione competente verificare la legittimità dei titoli pregressi. L’emendamento chiarisce che le difformità sulle parti comuni non influenzano lo stato legittimo delle singole unità immobiliari e viceversa.

Porticati, tende bioclimatiche

Il Salva casa include nuove categorie di interventi in edilizia libera: come la possibilità di realizzare vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti (cosiddette “VEPA”) in tutti i porticati, rientranti o meno all’interno dell’edificio. E l’installazione di strutture di protezione dal sole e dalle intemperie:tipo tende a pergola con telo retrattile o elementi regolabili, comprese le cd tende “bioclimatiche”.

Proroga dei tempi di demolizione

Passano da 90 a 240 i giorni entro i quale vanno sanati gli abusi; dopo che il dirigente comunale ha richiesto la rimozione di interventi abusivi indicando che l’area verrà acquisita gratuitamente dal Comune.  Questo se ci sono gravi esigenze di salute o socio-economiche.

Sanzioni per finire opere incompiute

Per dare una soluzione concreta alla problematica delle opere comunali incompiute e al crescente fabbisogno abitativo, parte delle risorse destinate ai Comuni saranno specificatamente destinate alla realizzazione di interventi di rigenerazione urbana. Finalizzate anche all’incremento dell’offerta abitativa.

Sottotetti

E’ stato approvato un emendamento per il recupero dei sottotetti. Che, nei limiti e secondo le procedure previste da ciascuna regione, consente di derogare ai limiti di distanza tra case.

Sanatoria per vincoli ante 2006

Si prevede una sanatoria anche per gli interventi soggetti a vincoli che, prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei beni culturali del 2006, pur essendo stati autorizzati dal Comune, non avevano il preventivo accertamento della compatibilità paesaggistica.

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