Il rapper Salmo libera un’aragosta e una cozza, la sinistra va in estasi. Simpson le avrebbe mangiate… (video)

27 Lug 2024 14:08 - di Lucio Meo

“Mi ha guardato negli occhi e, niente, non ce l’ho fatta, non sono riuscito a mangiarla: l’ho comprata e adesso la libero”. Così Maurizio Pisciottu, in arte Salmo, ha mandato in estasi, ieri, gli animalisti “green” integralisti di sinistra, quelli secondo cui un maiale in un salame non merita di essere salvato ma un’aragosta sì. L’ipocrisia è tutta qui: il rapper ha restituito la libertà all’aragosta di un ristorante, consegnandola alle acque della Costa Smeralda, dov’è in vacanza. Qualche ora dopo, stessa sorte riservata a una cozza che doveva finire nel suo piatto. Poi nell’antipasto, probabilmente, aveva mangiato fette di salame, mortadella e alici marinate senza nessuno scrupolo di coscienza e senza fare video da mandare sui social, come quello che ha fatto il giro del web suscitando entusiasmi soprattutto tra i suoi fans di sinistra. Anche se qualcuno gli ha fatto notare che l’aragosta, essendo stata cresciuta in allevamento, sarebbe morta nelle acque del mare. Con gli animalisti, come fai sbagli… Nel video si vede che l’ animale viene messo in acqua a riva vicino a degli scogli affioranti, ma non accenna a muoversi e andare via. C’è mancato poco che Salmo chiamasse un’ambulanza…

Salmo, l’aragosta e la lezione di Homer Simpson

Vale la pena di ricordare uno straordinario episodio dei Simpson nel quale Homer dopo aver acquistato un’aragosta per mangiarla, si affeziona al crostaceo, decidendo di salvarle la vita, ma per sbaglio la immerge nell’acqua calda e la ammazza, per poi mangiarla, col burro, con amore e disperazione negli occhi…

Il video del rapper e la legge dei grillini

In Italia, il primo partito a presentare una proposta di legge sul maltrattamento delle aragoste era stato il M5S, poi è arrivata una sentenza della Cassazione che ha vietato l’esposizione delle aragoste vive sul ghiaccio, facendo seguito al ricorso presentato dal proprietario di un locale di Campi Bisenzio (Firenze), ritenuto inammissibile. Il ristoratore è stato condannato per aver detenuto aragoste e granchi vivi sul ghiaccio con le chele legate, confermando la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Firenze.

https://youtube.com/shorts/qQEieTddXDM?si=L6qwlfoySI20hn4r

 

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