“Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità”: l’ultimo libro dell’ambasciatore Sergio Vento
Dal 19 luglio è in libreria il saggio dell’Ambasciatore Sergio Vento, Presidente di V&A – Vento & Associati, Il XX secolo non è finito. Transizioni e ambiguità, con l’introduzione di Mario Caligiuri per l’editore Rubbettino, metterà a disposizione dei lettori le acute riflessioni di uno dei più brillanti e lucidi diplomatici italiani degli ultimi decenni, attraverso la narrazione della sua carriera chiusasi a Washington dopo l’esperienza a Belgrado, Parigi e all’ONU. Scorrendo le pagine di un racconto di una vita a contatto con i potenti del mondo, emergono con forza i fenomeni di lunga durata che ancora connotano il nostro presente. Una lettura lucida di ciò che sta avvenendo nel mondo turbolento in cui stiamo vivendo, in cui ogni giorno sembra un periclitante passo verso crisi imponderabili – non ultimo il fallito attentato al candidato presidente repubblicano Donald Trump – verso un punto di non ritorno, con lo schieramento di nuovi missili intercontinentali a testata atomica sul suolo tedesco mentre una guerra si combatte al confine dell’Europa.
Una situazione che affonda le sue radici nel passato: come si legge nella quarta di copertina, “il superamento della Guerra Fredda definizione mediatica di indubbio successo che aveva mascherato per 45 anni le spartizioni dell’Europa a Yalta e della Germania a Potsdam fra i due Imperi vincitori della Seconda Guerra Mondiale, ha riaperto il vaso di Pandora delle identità e delle sovranità che avrebbero dovuto diluirsi nella ambigua e concomitante globalizzazione finanziaria e tecnologica. Tutte le crisi di un Ventesimo Secolo, di cui si era frettolosamente decretata la fine (o la “brevità” secondo Eric Hobsbawm), si sono puntualmente riproposte, dal Baltico al mar Nero, dal Vicino Oriente al Golfo, dai vari scacchieri africani all’Indopacifico. Tale dinamica è stata accompagnata da una duplice sfida: il risveglio degli Imperi dell’Eurasia (ottomano, russo, cinese, persiano, indiano); la simmetrica crisi della democrazia rappresentativa, con le sfide del crescente astensionismo e dell’indebolimento della classica forma-partito, sostituita da movimenti populisti. La cosiddetta policrisi geopolitica si manifesta sullo sfondo della competizione economica e tecnologica fra Stati Uniti e Cina ed è accompagnata da fenomeni quali le incognite climatiche, le minacce pandemiche e i flussi migratori incontrollati. Il XX Secolo non è finito è una raccolta di esperienze e testimonianze attraverso le dinamiche sfociate nell’attuale, evidente erosione della governance, viceversa indispensabile ad un sistema multipolare di relazioni internazionali”.
“L’Ambasciatore Sergio Vento – scrive Mario Caligiuri nella sua prefazione – nella contrapposizione tra secolo breve e secolo sterminato sceglie una terza via, argomentando che il XX secolo non è finito. In base alle sue esperienze, in cui ha avuto modo di confrontarsi con le reali dinamiche del potere globale, ritiene che le categorie politiche che hanno contrassegnato il Novecento siano sostanzialmente ancora presenti, nonostante l’attuale metamorfosi del mondo. […] In definitiva, il messaggio che l’Ambasciatore ha indirettamente affidato a questo libro è quello di ribadire l’importanza degli Stati, oggi indeboliti dalle dinamiche della globalizzazione”.