La Commissione Ue mette X nel mirino: spunte blu e pubblicità sotto accusa. Rischio maxi multa

12 Lug 2024 17:39 - di Redazione
twitter

La Commissione europea ha aperto un procedimento contro X (già Twitter) per violazione delle regole Ue sui servizi digitali (Dsa),  accusando la società di “interfaccia ingannevole, poca trasparenza sulla pubblicità e insufficiente accesso ai dati da parte dei ricercatori”. I risultati dell’indagine svolta sono ora stati inviati a X affinché possa difendersi. Bruxelles ritiene che sul social i cosiddetti account verificati con il segno di spunta blu in realtà non lo siano e quindi rappresentino una prassi ingannevole nei confronti degli utenti. Ora si annuncia una lunga guerra tra la Commissione e il social di proprietà di Elon Musk.

Le accuse della Commissione ad X: “Utenti ingannati”

“Esistono prove di malintenzionati – si legge in una nota diffusa da Bruxelles – che abusano degli account di verifica per ingannare gli utenti”. Dalle indagini condotte, risulta poi, sempre secondo la Commissione, che la società di Elon Musk non rispetti le regole Ue sui servizi digitali anche per quanto riguarda i criteri di trasparenza richiesti nel merito della pubblicità diffusa attraverso il social network.

Parallelamente l’ex Twitter, secondo l’organismo europeo, “non consente un adeguato accesso ai dati pubblici da parte dei ricercatori e anche in questo caso non rispetta quindi le disposizioni fissate nel Dsa”. Nel caso in cui le accuse mosse a X venissero confermate anche dopo il confronto con l’azienda di Musk, la Commissione europea potrebbe arrivare ad infliggere sanzioni pecuniarie fino a un ammontare pari al 6% del giro d’affari mondiale annuale del social network. Da quando è entrato in vigore, a febbraio 2024, il Dsa sta agitando i Cda di diversi giganti del web come TikTok, AliExpress e Meta.

X vale meno della metà di Twitter: da 44 a 19 miliardi di dollari

Acquistata per 44 miliardi di euro da Musk ai tempi in cui si chiamava Twitter, X oggi fattura 19 miliardi. Il magnate americano conta di aumentare i ricavi nel triennio fino a 28 miliardi annui. L’estroso magnate americano ha visto scendere il suo patrimonio, da 230 a “soli” 200 miliardi di dollari, che ne fanno ancora l’uomo più ricco del mondo.

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