La Festa dell’Unità diventa dell’Unit*: l’asterisco ossessiona il Pd. E il web si scatena: imbarazzanti

4 Lug 2024 15:31 - di Stefania Campitelli

Ma la festa è femminile, maschile o fluida? Nel terribile dubbio al Nazareno evitano di mettere l’ultima lettera, quella vocale reazionaria e sovranista che indica la  desinenza di genere. Davvero una priorità nell’agenda politica. Così nelle locandine e nelle grafiche che pubblicizzano la tradizionale e ‘gloriosa’ Festa dell’Unità, inaugurata oggi a Caracalla alla presenza di Elly Schlein (“L’angolo culturale del Pd è ufficialmente aperto…” ha detto tagliando il nastro)  la vocale finale di Festa è scomparsa per lasciare posto a un asterico.

L’asterico della Festa dell’Unit*: l’ultima trovata del Pd

Festa dell’Unit*. Rassicurante? O forse ridicolo. Un abuso comico del politicamente corretto che non è passato inosservato sui social. Sul web si scatena il delirio. Tra i più ironici Matteo Salvini che sul suo profilo  X posta. “Ma unit* in che senso? Per il Pd esiste anche Festa dell’Unitò? imbarazzanti”, scrive con tanto di emoticon smile-risata-a-lacrimoni. Centinaia i commenti dei follower,  tutti a ironizzare a crepapelle sulla scelta grafico/linguistica dei creativi dem. “E chiamarla festa delle cure mentali?”, o ancora “Riapriamo i manicomi, ne abbiamo bisogno”.

L’ironia del web: riapriamo i manicomi

Ma c’è anche chi scrive indignato: “Perché noi, persone per bene, dobbiamo assistere a queste pagliacciate?”. Annamaria non ne può più di asterischi e “schwa”: “Hanno rotto! Qui nella bassa bolognese gli assessori sono scatenati, mettono asterischi ovunque, anche sulle indicazioni stradali! Ma possibile che non ci sia altro d’importante? Sono queste le battaglie che avrebbero voluto i loro bisnonni?”. La locandina della Festa del  Pd, azzarda qualcuno, in realtà vorrebbe giocare sulla metafora “fiore”-“asterisco”. Ma la tesi convince poco.

Giubilei: Gramsci e Togliatti si rivoltano nella tomba

“Un tempo alle feste dell’Unità la sinistra discuteva su come difendere gli operai e i ceti più deboli, oggi parla di gender e organizza la Festa dell’Unit* con * e la schwa in nome del politicamente corretto”, scrive Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura, “Gramsci e Togliatti si rivoltano nella tomba”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *