No Tav, pietre contro la polizia in Val di Susa. La solidarietà di Piantedosi agli agenti feriti

27 Lug 2024 16:45 - di Eugenio Battisti

No Tav ancora in azione. Centinai di persone hanno preso parte alla marcia di protesta in Val di Susa dove è in corso il Festival Alta Felicità. Come sempre non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine. Il corteo si è diviso subito in due tronconi. Il primo spezzone si è diretto verso il cantiere di San Didero dove è iniziata la battitura delle reti.

No Tav in azione al Festival della Felicità in Val di Susa

Il secondo troncone è arrivato al presidio dei Mulini, nei boschi sopra il cantiere di Chiomonte. Qui i militanti, no global e attivisti dei centri sociali, hanno iniziato a lanciare e pietre e bombe carta. L’attacco è scattato su più fronti del cantiere. Un gruppo di No Tav è riuscito a entrare nella corsia chiusa per lavori della autostrada abbattendo un cancello. Solo a quel punto la polizia è stata costretta a bloccare il transito dei veicoli. Al lancio delle bombe carta gli agenti hanno risposto con idranti e lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Due agenti sono rimasti feriti agli arti superiori nel corso del corteo di protesta. In serata è arrivata la solidarietà del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ai poliziotti feriti. “Va condannata con fermezza ogni forma di violenza. L’espressione del dissenso non può mai diventare occasione per attaccare le nostre forze di polizia”, così su X il ministro dell’Interno. A seguito delle tensioni per sicurezza è  stata chiusa l’autostrada Torino- Bardonecchia nel tratto compreso tra Susa e la località turistica dell’alta Val di Susa.

Lancio di pietre e bombe carta contro la polizia

Intanto la Digos della questura di Torino ha denunciato 55 fra attivisti militanti del centro sociale Askatasuna, tra i più violenti di Torino, e antagonisti provenienti da altre località italiane in occasione delle ultime iniziative prese in valle di Susa contro la  ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. Azioni violente contro i cantieri di Chiomonte e San Didero si sono svolte tra il 12 e il 14 luglio, nel corso di un “campeggio di lotta”, e nei primi giorni di questa settimana.

Digos, 55 denunciati tra gli attivisti di Askatasuna

L’ultima ondata di azioni contro il cantiere di Chiomonte è cominciata la sera di lunedì scorso. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, un gruppo di giovani si è staccato da un campeggio organizzato dal collettivo studentesco Ksa (legato ad Askatasuna) e dopo avere raggiunto le recinzioni ha tentato di danneggiare la concertina. Nelle due notti successive altri gruppi, alcuni provenienti da fuori Piemonte, hanno ripetutamente tentato di rimuovere le concertine con funi, tenaglie e ganci in acciaio. Le forze dell’ordine sono state bersagliate da pietre e altri oggetti e hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Sempre secondo la ricostruzione della polizia, gli antagonisti avevano come base una piccola tendopoli allestita in Valle Clarea alla vigilia di “Alta Felicità”, festival musicale in programma a Venaus dal 26 al 28 luglio.

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