L’Istat certifica un miglioramento del potere d’acquisto degli italiani e un incremento del risparmio

2 Lug 2024 14:58 - di Monica Pucci

Luci e ombre, negli ultimi dati dell’Istat sul primo trimestre dell’anno: il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente del 3,3%, lievemente frenato dall’aumento dei prezzi al consumo (+0,2% la variazione congiunturale del deflatore implicito dei consumi delle famiglie). L’Istat aggiunge che prosegue anche la ripresa della propensione al risparmio delle famiglie, che aveva toccato il suo minimo storico nell’ultimo trimestre del 2022: nei primi tre mesi del 2024 è aumentata di 2,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, attestandosi al 9,5%. Nonostante alcune battute di arresto nei trimestri precedenti, il potere d’acquisto delle famiglie prosegue dunque il percorso di ripresa che, grazie al rallentamento della dinamica dei prezzi, era cominciato nel primo trimestre dello scorso anno. La propensione al risparmio delle famiglie aveva invece toccato il suo minimo storico nell’ultimo trimestre del 2022″, aggiunge l’Istituto di statistica, sottolineando che “le società non-finanziarie sperimentano ora una dinamica opposta, con la quinta flessione consecutiva della quota di profitto, dopo il picco osservato nell’ultimo trimestre del 20

Bene il potere d’acquisto, lieve calo dell’occupazione

A maggio, dopo tre mesi di crescita, l’occupazione registra invece un calo dello 0,1%, (pari a -17mila unità) rispetto al mese precedente. Nel confronto annuo, il numero di occupati supera quello di maggio 2023 del 2,0% (+462mila unità). Nel primo trimestre 2024 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato invece pari al -8,8% (-11,6% nello stesso trimestre del 2023). Il saldo primario delle amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,3% (-8,5% nel primo trimestre del 2023). Il saldo corrente, secondo l’Istat, è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -4,1% (-5,2% nel primo trimestre del 2024. Nel primo trimestre del 2024 il quadro di finanza pubblica “mostra un indebitamento in miglioramento e una pressione fiscale in crescita rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente”, commenta l’Istat.

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