Meloni: “La sicurezza sul lavoro è un diritto. Assunti 1.600 ispettori, raddoppieremo i controlli entro l’anno”

4 Lug 2024 13:42 - di Gabriele Alberti
Meloni incidenti sul lavoro

“La sicurezza sul lavoro non è un costo ma un diritto”: la premier Meloni ha ribadito uno punto centrale dell’azione di governo non solo a parole. A Montecitorio, in occasione della cerimonia di commemorazione delle vittime, ha inviato un messaggio netto contro il caporalato e le sue “barbarie”, dando conto soprattutto dei fatti concreti che le parole comportano. “In questi mesi abbiamo disposto l‘assunzione di 1.600 ispettori del lavoro in più, con l’obiettivo di raddoppiare il numero delle ispezioni durante il 2024″. Controlli, pene più severe per chi viola le regole e una più diffusa cultura della prevenzione: i cardini di un lavoro che il governo ha intrapreso fin dall’inizio del suo insediamento e intensificatosi dopo la barbarie consumatosi ai danni del bracciante indiano Satnam Singh. 

Incidenti sul lavoro: più ispettori, controlli, prevenzione, educazione: le mosse del governo

Il governo prosegue e “raddoppia”. Controlli capillari e maggioni iniziative di contrasto. Ancora: la patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi; la lista di conformità per le imprese, che dimostrano comportamenti corretti e rispettosi delle regole. Senza dimenticare gli interventi sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali: “Abbiamo reintrodotto il reato penale di somministrazione illecita di lavoro- sottolinea la premier-  che in passato era stato depenalizzato. Ma che è risultato essere la fattispecie di reato cresciuta di più nel tempo. Ci siamo fatti carico anche di proteggere il mondo della scuola, estendendo la tutela assicurativa Inail a tutto il personale scolastico e agli studenti. E istituendo un fondo per risarcire i famigliari delle vittime. Abbiamo previsto misure più stringenti e controlli più accurati, affinché i ragazzi siano assistiti dai tutor scolastici e dai referenti aziendali durante tutto il periodo di frequentazione dei locali aziendali, proprio per garantirne la sicurezza e il non coinvolgimento in mansioni a rischio”.

Meloni: “La sicurezza sul lavoro è un diritto non un costo”

In tale ambito, anche in questo ambito parlano i fatti: “So che c’è una proposta di legge parlamentare che si muove in questa direzione, già approvata alla Camera e ora all’esame del Senato: e il mio augurio è che sempre più iniziative in tal senso possano essere promosse e portate avanti”. La sicurezza sul lavoro è “come l’aria che respiriamo”: Meloni ha ricordato le parole di Papa Francesco per ribadire che è in questo solco che il governo sta lavorando e proseguendo il proprio impegno.  Con un’azione a largo raggio emerge lo stile di un governo che ha un approccio articolato sulle grandi questioni. Un approccio che scavalca completamente le semplificazioni di ogni retorica.

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