Meloni scrive ai dirigenti: “Abbiamo fatto i conti con il Ventennio molti anni fa. Fuori chi non lo ha capito”
“L’ho detto e ripetuto decine di volte: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite. Come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore”. Così Giorgia Meloni, leader di FdI, in una lettera di tre pagine indirizzata ai dirigenti del partito dopo l’inchiesta di Fanpage che ha scatenato lo tsunami della sinistra.
Meloni scrive ai dirigenti: non c’è spazio per razzisti e antisemiti
“I partiti di destra dai quali molti di noi provengono hanno fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa. E a maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro. Come moltissimi di voi – ammette la premier – sono arrabbiata e rattristata per la rappresentazione di noi che è stata data dai comportamenti di alcuni giovani del nostro movimento ripresi in privato”.
“Abbiamo fatto i conti con il ventennio decenni fa”
“Fratelli d’Italia – chiarisce – non è mai stato un movimento rivolto al passato. Da sempre, noi, siamo interessati solo al futuro della nostra Nazione. Non siamo come vorrebbero dipingerci. Non lo siamo noi e non lo sono i nostri ragazzi di Gioventù nazionale. Abbiamo un movimento giovanile forte, sano, colorato, curioso e aperto”. Meloni ribadisce che che non c’è spazio per chi recita “un copione macchiettistico, utile solo al racconto che i nostri avversari vogliono fare di noi. Chi crede che possa esistere una immagine pubblica di Fratelli d’Italia che non corrisponde ai suoi comportamenti privati, semplicemente, non ha capito cosa siamo, e dunque non è il benvenuto tra noi”.
“Siamo un movimento rivolto al futuro”
La leader di FdI poi ripercorre il lungo percorso della destra che ha abbandonato qualsiasi torcicollo e guarda al futuro. Nella lettera di ricorda l’adesione “convinta” alla alla risoluzione del Parlamento europeo con la quale si condannavano senza esitazione tutte le dittature del ‘900 (nazismo, comunismo e fascismo). “Uno dei molti atti che rendono cristallina la nostra posizione sulla storia del ‘900. Una posizione che non intendo mettere in discussione”.
Il partito dei patrioti e il movimento conservatore
Poi si cita il congresso nazionale di Trieste nel 2017 (“dove abbiamo stabilito che FdI non sarebbe stato solo il partito della destra italiana ma il movimento dei patrioti italiani”) e il congresso programmatico di Torino del 2019. Che ha segnato una ulteriore evoluzione, aderendo al movimento conservatore. Meloni si dice convinta che la costante crescita di Fratelli d’Italia sia il frutto di questo lungo percorso. “Del fatto che gli italiani vedano in noi la forza politica che più di ogni altra ha a cuore l’interesse nazionale- È per questo che gli italiani ci hanno dato la loro fiducia anche quando si è trattato di decidere a chi affidare le sorti della Nazione”.
La narrazione dei grandi media era falsa
“Siamo la dimostrazione che la narrazione fatta dai grandi media e dagli osservatori di parte era falsa”, continua Meloni aggiungendo che è “esattamente per questo che facciamo tanta paura, non solo in Italia, a chi vuole difendere lo status quo”. “È un gioco duro, una battaglia difficile”, ammette la premier, “ma è anche una sfida entusiasmante. Possiamo essere il grimaldello per la fine dei giochi di potere, delle lobby, dei privilegi di pochi sulla pelle dei molti. Noi siamo un capriccio della storia. Per alcuni siamo un rischio e un problema, ma per moltissimi siamo la vera speranza rimasta”.
Non ho tempo da perdere con chi vuole tornare indietro
Poi si rivolge a chi non ha capito la posta in gioco, a chi inconsapevolmente o meno, diventa uno strumento nelle mani dell’avversario. “Il nostro compito è troppo grande perché si possa consentire a chi non ne ha compreso la portata di rovinare tutto. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi vuole farci tornare indietro, o con chi ci trasforma in una macchietta. Chi non è in grado di capirlo, chi non ha compreso questo percorso, chi non è in condizione di tenere il passo, non può far parte di Fratelli d’Italia”.
Piedi a terra, testa alta e sguardo in avanti
Poi un pensiero a ‘tutti gli altri’. “Ricordatevi quale è il nostro compito, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Servirà tanto lavoro, tanta dedizione, tanto sacrificio. Ma se sapremo essere all’altezza della sfida, vi prometto che la storia si ricorderà di noi, che l’Italia si ricorderà di noi. Piedi a terra, testa alta, e sguardo rivolto sempre, e solo, avanti”.