Missili russi sull’ospedale di Kiev, lo sconcerto del mondo. Crosetto: atto contro l’umanità. Ma nessuno manifesta…
Una pioggia di missili cade sull’ospedale pediatrico di Kiev mietendo vittime e feriti a profusione. E mentre il mondo inorridito assiste sgomento alle immagini che arrivano dalla capitale ucraina che immortalano l’orrore dell’attacco di Mosca, sale ancora il bilancio delle vittime: e parla di 36 morti e 140 feriti il bilancio riferito via social da Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino, dopo «gli attacchi missilistici russi che hanno colpito il territorio ucraino». Compresa la capitale… L’Ambasciatore italiano Carlo Formosa oggi ha visitato il nosocomio Anest Ohmatdyt, colpito oggi dai bombardamenti dei missili russi, e ha affidato indignazione e sconcerto a un post su X in cui si legge: «Ferma condanna per un atto barbaro e vile. Vicinanza ai famigliari delle vittime: siamo sempre a fianco dell’Ucraina».
Missili russi sull’ospedale pediatrico di Kiev: l’ira di Zelensky
Un cordoglio e uno sgomento condiviso a livello istituzionale dai leader di mezzo mondo per un attacco che, ministri e diplomatici, non hanno esitato a definire vile e disumano. Un attacco che ha fatto esplodere la rabbia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Varsavia dove, nel ringraziare tutti coloro che hanno diffuso video sul web «in cui si può vedere concretamente che non si tratta di un pezzo di uno o di un altro missile, ma di un attacco diretto che ha ucciso e ferito molte persone», ha rimarcato con veemenza quale «cinismo abbiano dimostrato i bastardi del Cremlino secondo cui si sarebbe trattato di una presunta difesa aerea ucraina, e non di un attacco missilistico mirato».
L’arcivescovo Kiev: «Fermare lo spietato assassino»
«Oggi, immagini brutali di una grande tragedia scuotono l’Ucraina e il mondo. Oggi, i russi hanno attaccato la città di Kyiv con i loro missili. Hanno deliberatamente attaccato un ospedale pediatrico. Il missile ha colpito l’ospedale centrale, che conosciamo come ospedale per la difesa della maternità e l’assistenza infantile. Inoltre, sulla riva sinistra, le schegge dei missili hanno distrutto l’edificio del reparto di maternità». Anche l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Schevchuck è intervenuto dopo l’attacco all’ospedale pediatrico, con difficoltà a reprimere la rabbia e lo choc, anche nel lanciare il suo appello urbi et orbi: «Oggi mi rivolgo, grido alla coscienza di tutte le persone del mondo intero. Vi chiedo di condannare questo crimine. E di fare tutto in vostro potere per fermare e punire la mano dello spietato assassino. Oggi piangiamo insieme a tutte le vittime».
Decine di morti, oltre il centinaio i feriti. «E tra le vittime – spiega l’arcivescovo di Kiev – ci sono bambini, medici, genitori. È straziante vedere che quei bambini, che sono giunti per salvare la propria vita, proprio nel centro di dialisi, siano stati uccisi senza pietà dai criminali russi. Molti bambini erano in pericolo di vita perché collegati ai ventilatori polmonari artificiali. Numerosi bambini, in quel momento, erano sottoposti a interventi chirurgici. È stata proprio l’interruzione di corrente a portarli a un passo dalla morte. In nome di Dio, con tutta la determinazione, condanniamo questo crimine contro l’umanità. Questo non è solo un crimine contro le leggi e i principi umani, contro le norme internazionali che ci parlano di costumi e regole della conduzione della guerra. Secondo la morale cristiana, questo è un peccato, che grida vendetta al cielo».
Raid e missili russi sull’ospedale di Kiev, Zelensky: chiede una riunione d’emergenza Onu
Un appello drammatico, parole sconvolgenti, quelle dell’arcivescovo, a cui hanno fatto da contraltare quelle di Zelensky che, ancora oggi, è tornato a richiedere una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu a seguito dei massicci raid russi che hanno colpito diverse città dell’Ucraina, tra cui Kiev. Con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che a stretto giro ha esortato «tutti i Paesi e le organizzazioni internazionali» a condannare «con fermezza» le azioni della Russia. Rinnovando l’appello a «rafforzare le capacità di difesa aerea dell’Ucraina». E il rifiuto di ogni «pacificazione» con Vladimir Putin.
Nell’ospedale colpito dai missili russi niente più luce e acqua: bimbi trasferiti
Intanto, mentre in quel che resta dell’ospedale pediatrico bombardato dai missili russi non c’è più ossigeno, né acqua, né elettricità. Con i piccoli pazienti sopravvissuti all’attacco che vengono portati via dalla struttura, il ministro della Salute, Viktor Lyashko, confermando i trasferimenti in corso, ha a sua volta dichiarato: «Oggi la cosa più importante è non farsi prendere dal panico ma contribuire a salvare il maggior numero possibile di vite», ha detto alla tv ucraina. Denunciando come, al momento dell’attacco, fossero in corso tre delicati interventi chirurgici…
Il cordoglio e la denuncia del ministro Crosetto
Uno sfregio alla vita sul nascere, uno scempio e un orrore difficile anche da raccontare. Come si evince anche dalle parole del ministro della Difesa Guido Crosetto, che tornando sull’accaduto, nel pomeriggio ha sottolineato: «Oggi la Russia ha attaccato Kiev con un pesante lancio di missili che hanno causato molte vittime, tra cui diversi bambini, e distrutto un ospedale pediatrico. Un violento e indiscriminato attacco privo di ogni presunta logica militare. Un atto contro l’umanità che spero tutti vorranno condannare a partire da chi crede nella fantomatica “volontà di pace” di Mosca. Le azioni contano più delle parole. In Ucraina come in Palestina, anche se non ho visto una sola manifestazione pro Ucraina, nessuna università mobilitarsi in questi lunghissimi anni di massacri», ha messo nero su bianco su X, con parole che sono pietre, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
«Un atto contro l’umanità. Ma nessuno manifesta»…
E ancora. «La scelta di Putin è quella che si vede attraverso ciò che accade. E non attraverso la mistificazione delle parole o le fandonie sui territori russofoni. Per questo motivo – prosegue il messaggio di Crosetto – in questi anni abbiamo cercato di difendere la sovranità dell’Ucraina e di aiutare il suo popolo a proteggersi. Per questo con forza cerchiamo di fermare il conflitto in Palestina e chiedere l’applicazione della risoluzione Onu sui due Stati. Perché siamo per la prevalenza del diritto internazionale sulla legge del più forte o del più armato».
Tajani: «Contro l’ospedale pediatrico di Kiev un atto criminale»
Altrettanto ferme e veementi la posizione e le parole sulla tragica vicenda del ministro degli Esteri e vicepremier azzurro Antonio Tajani: «L’attacco all’ospedale di Kiev in Ucraina è un atto criminale che dobbiamo respingere con forza. Non c’è alcuna giustificazione – ha detto il titolare della Farnesina in apertura del suo intervento al consiglio nazionale di Forza Italia, chiedendo alla platea un minuto di silenzio per le vittime – per compiere atti di questo tipo».
Cirielli: «Il disumano attacco all’ospedale pediatrico di Kiev è un ulteriore crimine di guerra»
Parole a cui fanno eco anche quelle pronunciate da Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che sull’attacco missilistico russo di oggi ha ribadito: «Il vile attacco all’ospedale pediatrico di Kiev è un ulteriore crimine di guerra che si aggiunge agli altri per i quali Putin fu già condannato nel 2023 dalla Corte Penale Internazionale». Concludendo poi: «Quando deliberatamente si colpiscono gli ospedali pediatrici, mai obiettivi considerati neanche nelle guerre più truci e sanguinarie, significa che oltre ad aver perso il senso della ragione, come avviene in ogni guerra, è andata persa quella fiammella di umanità che speravamo albergasse nell’animo delle autorità russe»…