Nicaragua, cristiani perseguitati: il dittatore Ortega (mito della sinistra) chiude Radio Maria dopo 40 anni
Proseguono, in tutto il mondo, e anche in sudamerica, le persecuzioni ai danni dei cristiani. Il regime di Ortega in Nicaragua ha cancellato lo status giuridico di Radio Maria, emittente cattolica che opera nel Paese da oltre 40 anni, e di altre 12 organizzazioni non governative. La misura, annunciata dal ministero degli Interni, si basa su un presunto “mancato rispetto degli obblighi”, tra cui la mancata presentazione dei bilanci e la scadenza del Consiglio di amministrazione.
Il Nicaragua e la persecuzione dei cristiani e di Radio Maria
Lo scioglimento di Radio María (che operava nel Paese da 40 anni), insieme a quello delle altre 12 entità, è stato approvato dal ministro degli Interni, María Amelia Coronel, e pubblicato sul quotidiano ufficiale La Gaceta de Nicaragua. La misura arriva dopo che l’emittente aveva annunciato la riduzione del suo orario di programmazione, da 24 a 14 ore, in seguito al blocco dei suoi due conti bancari, che gli ha impedito di ricevere donazioni. La radio era stata inoltre obbligata a includere nella sua programmazione il rapporto ufficiale che la vicepresidente del Nicaragua, Rosario Murillo, offre alla popolazione dal lunedì al venerdì.
Il regime, sempre ieri, ha arrestato e subito espulso dal Paese la giornalista Nohelia González, che è stata responsabile dell’informazione del quotidiano La Prensa ed è poi passata a lavorare per il Canale cattolico del Nicaragua, che era diretto dal vescovo Rolando Álvarez, che, dopo essere stato in carcere e poi deportato dal Nicaragua, vive oggi in Vaticano.
Il regime dittatoriale del comunista Ortega
Il Nicaragua è governato da un regime autoritario sotto la presidenza di Daniel Ortega, che è al potere dal 2007. Ortega, leader del partito sandinista (FSLN – Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale), ha consolidato il suo controllo sulle istituzioni statali, tra cui il potere giudiziario e i media, reprimendo il dissenso politico e limitando le libertà civili. Il governo di Ortega è stato accusato di gravi violazioni dei diritti umani, soprattutto durante e dopo le proteste antigovernative del 2018, che sono state represse con forza dalle forze di sicurezza nicaraguensi. Molti oppositori politici sono stati incarcerati o costretti all’esilio, e le elezioni sono state caratterizzate da accuse di brogli e mancanza di trasparenza.