Nordio: “Le dimissioni di Toti una sconfitta per la democrazia. L’emergenza carceri non si risolve liberando i detenuti”

28 Lug 2024 16:51 - di Carlo Marini
Nordio

Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, un eletto non deve dimettersi se è indagato: “In caso contrario, devolveremmo alla magistratura il potere di condizionare la politica, cosa che purtroppo è accaduta con tangentopoli, e anche dopo. Naturalmente posso comprendere che lo stress cui è sottoposto un indagato possa condurlo a scelte diverse. Ma questa è una sconfitta della democrazia, fondata sulla separazione dei poteri”, afferma in un’intervista al Messaggero con riferimento al caso del governatore ligure Giovanni Toti.

Il Guardasigilli a tutto campo al Messaggero

Nordio commenta: “Sono perplesso quando una misura cautelare viene applicata dopo vari anni di indagine e soprattutto quando è ‘à petits paquets’, cioè con provvedimenti successivi a breve distanza l’uno dall’altro“.

Il Guardasigilli poi replica sul rapporto sullo Stato di diritto della Commissione europea, secondo cui l’abuso d’ufficio potrebbe intralciare le indagini in materia di frode e corruzione: nessuna bocciatura, “il 14 giugno scorso tutti gli Stati del Consiglio Giustizia e Affari interni hanno votato a favore della nostra formula. Hanno riconosciuto il merito dei nostri sforzi nella lotta, quella vera, alla corruzione”.

Nordio: il sovraffollamento carceri non si risolve con un’amnistia

Per quanto riguarda il sovraffollamento delle carceri,  “una liberazione anticipata, motivata dalla mancanza di posti, non sarebbe un gesto di generosità e di pacificazione, come l’amnistia di Togliatti del dopoguerra. Sarebbe una resa, che comprometterebbe l’intero sistema penale”. Per Nordio, “a parte che gli arresti e le liberazioni sono prerogativa della magistratura, e non nostra, perché si dovrebbero arrestare gli autori del reato, sottoporli a un lungo e costoso processo, se poi dobbiamo dire che, per impotenza, li dobbiamo liberare? Del resto l’esperienza ci dimostra che dopo queste liberazioni anticipate il problema si ripropone entro poche settimane, proprio perché l’incertezza della pena ne elimina l’effetto dissuasivo”, sottolinea ancora il Guardasigilli.

In particolare, sui detenuti stranieri “stiamo lavorando giorno e notte per accordarci con gli Stati di provenienza per far scontare la pena a casa loro”. E per i tossicodipendenti “la pena può esser scontata in strutture protette, non necessariamente carcerarie”. Il governo è anche al lavoro per riformare l’uso dei Trojan: “Certo è uno strumento così invasivo che va limitato ai reati che mettono in pericolo la sicurezza dello Stato e l’incolumità pubblica, come terrorismo e mafia”. Nordio esclude un suo approdo alla Corte costituzionale: “Sono voci fantasiose. Tra l’altro, non credo nemmeno di averne i requisiti”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Carlo 29 Luglio 2024

    Caro Direttore, come Lei ben sa tutto questo non sarebbe successo se ci fosse stata la divisione delle carriere dei magistrati. La riforma della giustizia rappresenta una delle più grandi aspettative di chi ha votato per la coalizione di destra; assieme al premierato. A mio parere derogare da questi punti promessi e fondamentali per la nostra società in termini di libertà democratica perchè, come avvenuto in passato prima con Casini e poi con Fini, qualcuno tentenna, anche in questa coalizione, per accreditarsi alla benevolenza del pensiero unico, diventerebbe la sconfitta di questo ultimo tentativo meloniano di raddrizzare democraticamente questo nostro Paese…..

  • carlo conti 29 Luglio 2024

    Non c’è bisogno di assecondare la follia di sinistra ,con la quale si pretenderebbe di risolvere il problema carceri sovraffollate, liberando malviventi. Altre carceri vanno costruite, tenendo presente costi e tempi. I delinquenti vanno tenuti segregati a scontare le pene comminate!

  • Gennaro 28 Luglio 2024

    Ok condivido.

  • Vittorio Martemucci 28 Luglio 2024

    si dovrebbero prima istruire i Garanti dei Carcerati informare CAINO di delinquere e compiere meno DELITTI contro la onesta Società Civile ed accettare le PENE con rassegnazione! Sarebbe un BENE per tutti più spazi e meno spreco di DENARO PUBBLICO. Imparare un mestiere e guadagnarsi da vivere,le condizioni ci sono.ANDATE a LAVORARE !

  • Gianluca 28 Luglio 2024

    Un appunto per quello che vale .
    Il centro destra non può permettersi di perdere le elezioni in Liguria , pertanto non si può sbagliare candidato . La sinistra ha già candidato Orlando , corazzato per la magistratura nel caso in cui ci dovessero problemi . Pertantanto il loro obiettivo sarà quello di fare filotto con Umbria ed Emilia Romagna . Personalmente ritengo che il miglior candidato vincente per il centrodestra sia l’attuale Sindaco di Genova .