Orban a Mosca: “Volevo capire, ma le posizioni sono distanti”. L’ira della Ue: non parla a nostro nome

5 Lug 2024 16:30 - di Alessandra Danieli

“Sono pronto a discutere con te delle proposte per una soluzione pacifica. E spero che mi farete conoscere la vostra posizione, la posizione dei partner europei”. Così Vladimir Putin ricevendo al Cremlino il premier ungherese Viktor Orban, secondo quanto riferisce Ria Novosti.

Orban a Mosca, bilaterale con Putin e le delegazioni

Riflettori puntati sul premier ungherese che è volato a Mosca facendo irritare Bruxelles e Kiev, ignara della trasferta, la prima di un leader europeo dall’inizio del conflitto. Ad accompagnare Orban, che ripartirà oggi stesso, c’è il ministro degli Esteri e del Commercio, Peter Szijjarto. I colloqui sono proseguiti per un pranzo di lavoro al quale erano presenti anche le delegazioni, ha riferitoi l portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Lo zar: abbiamo molto di cui parlare

“Abbiamo molto di cui parlare, mi fa piacere vederla”, ha esordito Putin precisando che i temi in agenda includono l’Ucraina ma anche le relazioni bilaterali. Per loro, pronto un tavolino piccolo con le due delegazioni ai lati, come mostrano le immagini. Mosca dopo la visita a Kiev. L’obiettivo – fa sapere Budapest – è continuare la “missione di pace” per porre fine al conflitto tra due Paesi vicini di casa dell’Ungheria. “Non ho un mandato, sto semplicemente visitando posti dove è in corso una guerra che può avere un impatto sull’Ungheria. E pongo delle domande”, ha detto Orban alla vigilia.

Orban: non si arriva alla pace stando in poltrona

“Non è possibile arrivare alla pace stando comodamente seduti in poltrona a Bruxelles – ha scritto –  anche se la presidenza di turno dell’Ue non ha mandato di negoziare per conto dell’Ue, non possiamo sederci e aspettare che la guerra finisca miracolosamente”. Nella conferenza stampa congiunta al termine del bilaterale, però, Orban ha evidenziato che le posizioni con Putin su come porre fine alla guerra sono “molto lontane”.

Le posizioni con Putin sono molto lontane

“Bisogna fare molti passi per avvicinare la fine della guerra”, ha detto. E un passo importante è il contatto avuto di persona con il presidente russo. “Continuerò a lavorare in questa direzione, per l’Europa la pace è la cosa più importante. Volevo sentire l’opinione del presidente sulle iniziative di pace disponibili, cosa pensa del cessate il fuoco e dei negoziati di pace e di come potrebbero essere portati avanti”. Ho detto al presidente – ha proseguito – che il più grande sviluppo dell’Europa è avvenuto in decenni di pace. Mentre ora in Europa viviamo all’ombra della guerra da due anni e mezzo. E questo causa enormi difficoltà”. Poi ha sottolineato che l’Ungheria è uno dei “pochi Paesi” che può “impegnarsi nel dialogo con entrambe le parti”. Dal suo canto Putin ha detto di considerare la visita del premier ungherese come “un tentativo di ripristinare il dialogo con l’Unione Europea e dargli ulteriore slancio”. Poi lo zar è tornato nuovamente a escludere un cessate il fuoco in Ucraina perché servirebbe al “regime di Kiev” per riprendersi e prepararsi a combattere. “La Russia è a favore di una fine completa e definitiva del conflitto”.

Primo leader europeo in Russia dall’inizio del conflitto

La visita a Mosca è la prima di un leader europeo da quando il cancelliere austriaco Karl Nehammer si recò nella capitale russa nell’aprile del 2022.  Orban e Putin non si vedevano dallo scorso ottobre: si erano incontrati in Cina. La visita ha irritato la Ue, la Nato e, ovviamente, Kiev.

Von der Leyen: l’appeasement non fermerà Putin

“L’appeasement non fermerà Vladimir Putin. Solo l’unità e la determinazione apriranno la strada a una pace complessiva, giusta e duratura in Ucraina”, dice via social Ursula von der Leyen.  L’ira di Bruxelles, mai tenera con Orban, potrebbe trasformarsi in una rappresaglia. “Questa visita a Mosca mette seriamente in dubbio la tradizionale visita della presidenza della Commissione in Ungheria che avevamo in programma subito dopo la pausa estiva”, ha detto il portavoce Eric Mamer.

Stoltenberg: non ha un mandato della Nato

“L’Ungheria ci aveva informato di questa visita”, fa sapere il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aggiungendo che in questi incontri Orban non rappresenta la Nato ma rappresenta il suo Paese. Kiev, da parte sua,  sottolinea che “la decisione” sulla visita del premier ungherese  è stata “presa dalla parte ucraina senza approvazione né coordinamento con l’Ucraina”.

Tajani: visita come premier ungherese

La visita in Russia di Orban, che dal primo luglio guida il semestre di presidenza europea, ha sparigliato le carte in tavola. Anche Antonio Tajani  conferma che Orban “va a Mosca come primo ministro ungherese” per poi aggiungere “non mi sembra il momento di fare visite in Russia. Tutta l’Europa è schierata su una posizione molto chiara. Deve essere una pace che garantisca l’integrità territoriale ucraina”.

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