Pugili trans, ecco cosa ne pensano a sinistra. Cirinnà più radicale di Luxuria: “Donne a tutti gli effetti”

31 Lug 2024 15:32 - di Mario Campanella
pugili trans

Il mondo della sinistra difende la scelta del Cio di inserire le due pugili trans (l’algerina Imane Khelif e la taiwanese Lin Yu-ting,) alle Olimpiadi di Parigi, anche se non mancano i distinguo. Nettamente favorevole Monica Cirinnà, già senatrice del Partito Democratico e protagonista della legge sulle unioni civili, favorevole con riserva Vladimir Luxuria, deputata per una sola legislatura del Prc e oggi giornalista, che hanno parlato con il Secolo della vicenda, mentre Laura Boldrini ed Alessandro Zan, da noi contattati, non hanno risposto, con l’ex presidente della Camera che ha diffuso una dichiarazione polemica contro la destra.

Luxuria: “Sì alle inclusioni, ma senza alterare il risultato”

Luxuria al Secolo dice che “anche su questo tema ci sono impostazioni e pareri diversi. La destra dice no a prescindere, la sinistra dice sì a prescindere. Io dico di valutare caso per caso”.

“La polemica nasce per la boxe – ci dice Luxuria – che è uno sport in cui la massa muscolare è favorita, ma le persone trans hanno il diritto ad essere incluse. Del resto, bisogna valutare singolarmente, perché ci sono persone esili di conformazione o robuste ma questo riguarda comunque ogni genere sessuale. Non vorrei mai alterare una competizione e per questo ho fiducia nel Cio”.

“Mi pare che a Tokio – continua l’ex deputata – ci fu un’atleta trans che ottenne un pessimo risultato. Le Olimpiadi sono un fatto unico e non si può immaginare una competizione transgender sia perché gli atleti sarebbero pochi, sia perché avrebbe un significato di marginalizzazione”. Sull’incontro di domani tra la Khelif e la nostra Carini, Luxuria non ha dubbi per chi tiferà: “Chiaramente da italiana per la Carini, ma sarei doppiamente contenta se vincesse perché verrebbe smentito uno stereotipo”.

Cirinnà: “Pugili trans hanno diritto a partecipare ai Giochi”

Non ha alcun dubbio, invece, Monica Cirinnà, anche se precisa “di non seguire le Olimpiadi: ho visto che ieri abbiamo vinto una medaglia d’oro”. “Sono assolutamente d’accordo con la decisione del Comitato Olimpico e le obiezioni – ci dice – riguardano i nostri preconcetti. Se una persona ha compiuto la transizione e si sente femmina lo è ed è doveroso che partecipi alla competizione femminile perché è donna a tutti gli effetti. Chi è contrario vive di pregiudizi senza senso. Questo binarismo non porta a nulla”.

Boldrini: “E’ intersex e non trans”

“La destra italiana non ne azzecca una, accecata com’è dall’odio verso le persone LGBTQIA+ non vede l’ora di potere sparare a zero contro di loro alimentando odio e fomentando pregiudizi e ignoranza. Dopo la ridicola polemica sulla cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Parigi e la presunta parodia dell’Ultima cena, che non era neanche l’Ultima cena, oggi e’ il giorno dell’attacco all’atleta “trans” algerina Imane Khelif, che poi non e’ un’atleta trans. Sarebbe, invece, intersex e identificata donna fin dalla nascita, secondo la ricostruzione dell’associazione Gaynet”, cosi l’ex presidente della Camera e deputata, Laura Boldrini.

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