Trova un vecchio buono postale del Regno d’Italia: la battaglia (legale) del Conte di Casa Savoia per incassarlo

13 Lug 2024 16:27 - di Agnese Russo
riscuotere vecchio buono postale

Assicura che non è un contenzioso tra monarchia e repubblica e che l’obiettivo della causa intentata contro Ministero dell’Economia e Poste Italiane è solo quello di recuperare i soldi. La somma, del resto, è considerevole: circa 145mila euro. A tanto, infatti, ammonterebbe, rivalutato ad oggi, il vecchio buono postale da 5mila lire che il conte Federico Radicati di Primeglio, già rappresentante di Casa Savoia, ha di recente trovato negli incartamenti di famiglia e che ora vorrebbe riscuotere.

Il vecchio buono postale è scaduto, ma per il Conte si può ancora riscuotere

Il titolo risale al 1946, fu intestato a suo nome e registrato ancora sotto le insegne del Regno d’Italia. Radicati di Primeglio lo ha ritrovato in casa all’interno di un faldone di famiglia. ”La legge dice due cose: la prima che è il buono è scaduto, la seconda però, chiarisce che se una persona lo ritrova per caso, ha 10 anni di tempo per cercare di recuperare la somma del buono”, ha spiegato il conte all’agenzia di stampa Adnkronos, che ha dato conto della vicenda.

Il contenzioso legale con Poste e ministero dell’Economia

Non ottenendo risposta positiva da parte di Poste Italiane, Radicati di Primeglio si è rivolto ai legali dell’Associazione Giustitalia dando mandato di agire davanti al Tribunale ordinario di Roma, al fine di recuperare la somma presso Poste italiane ed il ministero dell’Economia e delle Finanze ritenuti soggetti obbligati in solido ad “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana e dunque anche quelli del Regno d’Italia. “Ma non si tratta di monarchia o repubblica, si tratta in sostanza di rivolgersi allo Stato attuale per recuperare questa somma, tutto qui”, ha precisato il conte.

Da 5mila lire e 145mila euro per effetto di rivalutazione e interessi

Un consulente di Giustitalia ha valutato, compresi interessi legali e rivalutazione, che dalla data di emissione a quella del ritrovamento, quel titolo da 5mila lire equivale a 145.300 euro. Per Poste italiane il buono è prescritto, ma per il Conte va fatto valere l’articolo 2935 del Codice civile che stabilisce che “la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere”, cioè da quando si è scoperta l’esistenza di questo buono.

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