Schlein “sciacalla” sui femminicidi: “Il governo non fa nulla”. E chiede la sospensione di Toti
Elly Schlein si conferma la vera populista italiana. Dalla direzione nazionale del Pd, la segretaria nazionale se la prende con Giorgia Meloni per i femminicidi(come se fossero iniziati ad ottobre del 2022 e nel frattempo il governo non avesse fatto nulla), chiede la sospensione di Giovanni Toti( una cosa già avvenuta e sulla quale il presidente del Consiglio non ha alcun potere) e dimostra che la strada del Partito Democratico è quella calcata tempo fa dai Cinquestelle: abbaiare alla luna con qualunquismo e senza nessun appiglio giuridico.
Schlein: “Meloni sospenda Toti”(ma non lo può fare per legge)
“Toti si deve dimettere, è assurdo che non si sia ancora dimesso, non può tenere bloccata l’intera regione. E stiamo aspettando che la presidente del Consiglio firmi un atto dovuto, la sospensione, non ci sono precedenti di attese così lunghe di un atto dovuto”, ha detto Elly Schlein, dimenticando i più elementari principi normativi. Toti è sospeso(in attesa della decisione del Riesame) e le funzioni sono state assegnate ad interim al vice-presidente. Nessun organismo in questi casi può intervenire perché sarebbe un atto illegittimo. Una cosa che il segretario nazionale del primo partito di opposizione dovrebbe conoscere e che denota una incredibile superficialità.
Lo sciacallaggio sui femminicidi
“Ci sono discriminazioni che sfociano in violenza e sopraffazione. Vorrei dedicare una profonda riflessione al fatto che di nuovo, ieri, c’è stato in questa città un terribile femminicidio. Sono giò stati 20 i femminicidi, quest’anno, cerchiamo di fare in modo di non dovere ogni volta vedere accendere i riflettori solo quando accade un altro terribile femminicidio, come quello di ieri. Cosa aspetta Meloni ad agire?” ha continuato la segretaria nazionale del Pd , dimenticando i provvedimenti assunti dal governo e la triste realtà dei femminicidi che dura da anni e che comunque(certamente non è un sollievo) quest’anno potrebbe far registrare un segno meno rispetto al passato.
La battaglia contro l’Autonomia( che voleva insieme a Bonaccini)
Poi l’affondo contro l’Autonomia differenziata: “Ci sono tante ragioni per mobilitarsi insieme e siamo felicissimi di farlo con questo lungo raggruppamento di forze politiche, associazioni, sindacati e società civili”, ha detto Schlein, sottolineando che si stanno muovendo anche con i consigli regionali. Tutto questo dopo avere invocato da vicepresidente dell’Emilia Romagna, insieme a Stefano Bonaccini, appena due anni fa, proprio l’Autonomia differenziata. Una bella coerenza, signora segretaria.