Senna inquinata e triathlon ancora rinviato: Parigi 2024, le peggiori Olimpiadi della storia

30 Lug 2024 15:54 - di Diego Corti
Senna

Ancora oggi la Senna non è balneabile e ancora oggi le gare di triathlon sono state rinviate alle Olimpiadi di Parigi che si candidano con grande possibilità di successo ad essere le peggiori della storia. Per l’ennesima volta gli atleti sono stati costretti a svegliarsi prima dell’alba inutilmente, perché le acque del fiume parigino non erano sicure. Un’altra beffa.

“Costretto a svegliarmi alle 4,20 per non gareggiare. Trattati come marionette”

A rendere bene il disastro organizzativo di Parigi e di Macron le dichiarazioni d Kristian Blummenfelt, campione olimpico della specialità a Tokyo 2021: “Quando ti svegli alle 4.20 per gareggiare alle Olimpiadi, e la gara non c’è, scrive il campione olimpico sui social. Ancora più duro il belga Marten van Riel, due bronzi in carriera ai Giochi,: “Se la priorità è la salute degli atleti, la gara doveva essere spostata altrove da tempo. Siamo solo marionette in uno spettacolo di marionette”.

Il Coni: “Gareggeremo solo se Senna sicura per gli atleti italiani”

Il Coni ha ribadito fiducia nel Cio ma ha anche sottolineato che gli atleti italiani gareggeranno solo se sarà salvaguardata la loro salute. La telenovela del triathlon continua con l’ulteriore slittamento a domani in attesa che i valori delle acque diano un responso positivo.

Le voragini di Parigi 2024

Mancano dodici giorni alla fine dei Giochi e viene da indovinare quali saranno le prossime gaffe degli organizzatori. La Senna non è balneabile e non c’è un piano b(presente nel programma di Roma in cui era prevista anche la sede di Napoli come alternativa per le competizioni in acqua aperta), la cerimonia di inaugurazione è riuscita a dividere e a spaccare tutto il mondo, il villaggio olimpico è senza aria condizionata e con i letti di cartone, i Capi di Stato lasciati sotto la pioggia mentre Macron era riparato: un bell’insieme di voragini ineguagliabili.

Abodi: “Mattarella costretto a stare sotto la pioggia, tutto un disastro”

Sui “problemi” dei Giochi è intervenuto anche il ministro dello sport, Andrea Abodi: “Alcune valutazioni organizzative sono state fatte in modo superficiale e discutibile: penso ai Capi di Stato, a partire dal nostro presidente Mattarella, lasciati sotto la pioggia, mentre Macron e pochissimi altri erano sotto una comoda copertura. Una caduta di stile. La marginalizzazione degli atleti, la lunghezza estenuante della cerimonia, la mancanza di comunione che invece è determinante e qualificante per le Olimpiadi, fino ai contenuti blasfemi che non hanno tenuto conto che il rispetto deve essere garantito in via assoluta. Per ‘allargare gli orizzonti’ gli organizzatori hanno mortificato totalmente i valori tradizionali che non ‘scadono’ mai” ha detto il ministro.

 

 

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