Sondaggi: FdI continua a crescere, cala il Pd. Se si votasse oggi il centrodestra stravincerebbe
I sondaggi trascinano Giorgia Meloni. A circa un mese dalle scorse elezioni Europee continua il trend positivo di Fratelli d’Italia nell’orientamento politico degli italiani. Il partito della premier guadagna lo 0,4% secondo il sondaggio Swg diffuso lunedì 15 luglio dal Tg La7, salendo dal 29,2 al 29,6%.
Cala il Partito democratico, che scende dal 23,3 al 23%, segnando un -0,3%, un punto sotto rispetto al voto delle Europee. Continua a salire anche il Movimento 5 Stelle che guadagna uno 0,2%, portandosi al 10,8%.
Tra le forze di maggioranza, Forza Italia cresce dello 0,2%, portandosi all’8,7% e confermandosi davanti alla Lega, stabile all’8,4%, Nessuna variazione neppure per Verdi e sinistra, al 7%. Azione e Italia viva guadagnano entrambe uno 0,1%, salendo rispettivamente al 3,4% e al 2,1%. Lieve calo per Pace terra e dignità, che dall’1,7 scende all’1,5%. Noi moderati ha una stima dell’1% (-0,1) e Sud chiama nord è stabile all’1%.
I sondaggi: il governo logora chi non ce l’ha
Mai nessuna forza politica di maggioranza relativa aveva conosciuto un trend di crescita dopo due anni dall’insediamento a Palazzo Chigi. Il Pd di Renzi, dopo il 40% del 2014, un anno dopo era calato di circa otto punti. I Cinquestelle già dopo dodici mesi dall’inizio del governo giallo-verde(che si concluse subito dopo) avevano perduto dieci punti. Per la prima volta, a distanza di circa 24 mesi dall’ingresso a Palazzo Chigi, la forza di maggioranza relativa è in costante aumento di consensi a dimostrazione che governare bene non logora.
Se si votasse oggi il centrodestra stravincerebbe
Se si votasse oggi il centrodestra avrebbe il 46,7%. Sarebbe impossibile batterlo anche unendo tutto il cosiddetto campo largo, considerando che un’ammucchiata del genere, secondo gli analisti, porterebbe a perdere almeno dieci punti di percentuale e si fermerebbe intorno al 42%. Un’ipotesi comunque azzardata, considerando che Azione ha escluso di poter partecipare mai a una coalizione così diversa e che lo stesso Matteo Renzi difficilmente accetterebbe di stare insieme a Fratoianni e a Conte.