Stato di diritto, FdI: “Lettera di Meloni contro le fake news”. Tajani: “Dittatura culturale in Rai? Non mi pare proprio”

29 Lug 2024 21:26 - di Redazione
lettera meloni ue

“La risposta di Meloni a Ursula von der Leyen è sulla libertà di stampa nel nostro Paese e mi pare, lo dico da giornalista, che la libertà di stampa nel nostro Paese non sia assolutamente violata perché in Italia ognuno dice quello che vuole. Poi ci sono le strumentalizzazioni politiche, va bene. Ma non mi pare che la Rai sia un luogo dove c’è una dittatura culturale“. A dirlo è stato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, all’indomani della lettera alla presidente della Commissione con cui il premier Giorgia Meloni ha acceso i riflettori sull’uso politico e distorto del report Ue sullo stato di diritto. “Non vedo in Italia rischi per lo stato di diritto e chi lo dice non conosce la situazione italiana”, ha sottolineato ancora Tajani.

Tajani: “In Italia ognuno dice ciò che vuole, non mi pare che la libertà di stampa sia violata…”

La lettera indirizzata a von der Leyen ha avuto lo scopo di chiarire il fatto che anche quel documento non sia stato risparmiato “dai professionisti della disinformazione e della mistificazione” e di rispondere nel merito ad alcuni rilievi. “Bene ha fatto il presidente Meloni a dettagliare la reale situazione dell’informazione in Italia riguardo il servizio pubblico radio televisivo”, ha commentato il copresidente di Ecr ed europarlamentare di FdI, Nicola Procaccini, sottolineando che la lettera “rappresenta una importante e doverosa presa di posizione di un leader nazionale su un aspetto cruciale del sistema democratico: la libertà di informazione”.

Procaccini: “Il vero pericolo sono le fake news dei professionisti della disinformazione”

“Se un pericolo reale in Italia c’è – ha aggiunto Procaccini – è quello che la stessa presidente Meloni indica nell’utilizzo di fake news da parte di professionisti della disinformazione e della mistificazione. Cioè chi crea ad arte fake news per fini politici e per mettere in difficoltà il governo italiano, inventando rischi per la libertà di informazione. Dopo decenni di sfacciata lottizzazione politica del servizio pubblico radiotelevisivo, il vero scandalo è oggi il pericolo a cui siamo realmente esposti, cioè una vergognosa manipolazione dell’informazione”.

Fidanza: “Sinistra nostrana spalleggiata dai socialisti Ue, bene il chiarimento di Meloni”

Anche il capodelegazione di FdI al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, ha sottolineato che “la lettera di Giorgia Meloni a Ursula Von der Leyen chiarisce in maniera inequivocabile, anche ai vertici dell’Ue, il costante e disperato tentativo della sinistra nostrana, spalleggiata da propalatori seriali di fake news come i Socialisti europei, di strumentalizzare qualunque cosa, persino il rapporto 2024 della Commissione sullo stato di diritto”. “Non si tratta quindi di una critica o di un elemento di contrasto con Bruxelles, quanto – ha spiegato l’europarlamentare – della denuncia del tentativo costante di delegittimare il governo Meloni speculando su tutto, in spregio dell’interesse nazionale”. Dunque, “bene ha fatto Meloni a ricordare, a chiare lettere, la perdurante lottizzazione della radiotelevisione pubblica da parte di coloro che hanno approvato l’attuale sistema di governance, se ne sono serviti per la loro sistematica occupazione e ora ne utilizzano le presunte storture per attaccare il governo. Verrebbe da ridere, se non ci fosse di mezzo come sempre l’immagine internazionale dell’Italia”.

L’alert lanciato da FdI in Commissione Libe

Sono stati poi gli eurodeputati Alessandro Ciriani e Paolo Inselvini, componenti della Commissione Libe (la Commissione dell’europarlamento per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, ndr) a ricordare che “lo scorso 24 luglio il Commissario Reynders non è venuto in commissione Libe a gridare l’allarme sullo Stato di diritto in Italia, al contrario, nel contesto della presentazione del Report della Commissione Europea, ha voluto sottolineare i passi in avanti che sono stati fatti dalla nostra Nazione”. “Nel contesto della presentazione del Report in Commissione, la nostra delegazione aveva già segnalato a Reynders i notevoli rischi di strumentalizzazione del documento. Non si tratta di una critica alla Commissione Europea, ma di una denuncia contro il continuo tentativo di delegittimare il governo Meloni. È importante proteggere l’immagine internazionale dell’Italia da certe speculazioni infondate”, hanno concluso i due esponenti di FdI.

 

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