Toti ai domiciliari come l’assassino di Cerciello Rega: un Paese dalla giustizia kafkiana

16 Lug 2024 12:32 - di Diego Corti
Toti

Ha ragione Daniela Santanchè quando ricorda che Giovanni Toti e Gabriel Christian Natale Hjorth sono entrambi agli arresti domiciliari. Con una piccola differenza: il primo non è nemmeno rinviato a giudizio, è stato arrestato il 7 maggio scorso e siccome per il Gip e per il tribunale del Riesame potrebbe reiterare il reato(escluso l’inquinamento delle prove e la possibilità di fuga) o si dimette dal ruolo in cui lo ha eletto il popolo ligure oppure resta a casa . Il secondo ha ucciso un brigadiere dei carabinieri e si è visto ridurre la condanna da 25 a undici anni di carcere ed ora può stare a casa. Se questa è la giustizia di un Paese liberale significa che siamo messi molto male.

Toti e l’assurda condizione: se si dimette è libero

Giovanni Toti è accusato di avere intascato tangenti per dare concessioni portuali ad Aldo Spinelli. La prima contraddizione è questa: i contributi politici ricevuti dal governatore sono stati tutti regolarmente contabilizzati. Quando mai una tangente viene fatturata come contributo politico? O Toti è un allocco oppure si tratta di fondi regolari ma questo sarà deciso in altra sede. Il punto è la custodia cautelare, che dovrebbe essere limitata al massimo e l’esercizio delle funzioni assegnate dalla sovranità popolare. Se Toti per riacquistare la libertà deve dimettersi(perchè non potrebbe più reiterare il reato) non viene ferita la volontà popolare? E tutto questo accade con un’inchiesta durata quattro anni e mezzo. Può un uomo essere intercettato per anni, spiato nella sua intimità? E come può restare ai domiciliari se la reiterazione del reato è impossibile, visto che la questione del porto è stata già chiusa? La Cassazione dovrà certamente dire qualcosa.

Il caso dell’assassino di Cerciello Rega

Anche Gabriel Christian Natale Hjorth è al regime domiciliare. Ma ha ucciso un uomo(e sembra X agosto di Pascoli), un brigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, per futili motivi. Prima è stato condannato a 25 anni di carcere, poi incredibilmente ad undici. E dopo la riduzione generosa della condanna Hjorth si trova nelle stesse condizioni di Toti. Come se fossero uguali.

La giustizia è come la sanità

Senza fare pistolotti questo non sembra il Paese che ha inventato il diritto e ha dato i natali a Cesare Beccaria ma un agglomerato di giacobini che invocano e chiedono la forca e poi non conoscono il senso della certezza della pena. La giustizia è importante come la sanità. Essere ingiustamente colpiti da una misura cautelare o da una sentenza sbagliata può addirittura essere peggio che avere una malattia. Per questo la legge Nordio va applaudita e bisogna andare avanti. Nel rispetto del valore più importante e sacro che esista: la libertà.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *