Ue, Fidanza: “Il bis di von der Leyen ignora il voto delle urne. Fratelli d’Italia mai con i Verdi”

18 Lug 2024 15:07 - di Elsa Corsini

Con i Verdi mai. Ursula von der Leyen, rieletta numero uno della Commissione Ue (con 401 voti), non ha avuto il sostegno di Fratelli d’Italia. Il no era nell’aria. Se l’Ecr ha lasciato libertà di scelta alle delegazioni, il partito guidato da Giorgia Meloni ha detto no alla nuova-vecchia maggioranza Ursula. “Le scelte fatte in questi giorni, la piattaforma politica, la ricerca di un consenso a sinistra fino ai Verdi hanno reso impossibile il nostro sostegno a riconferma della presidente Ursula von der Leyen“. Così il capodelegazione di FdI a Strasburgo Carlo Fidanza incontrando la stampa.

Von der Leyen, Fidanza: ecco perché FdI ha detto no

L’europarlamentare ha sottolineato che con la rielezione “non viene dato seguito al forte messaggio di cambiamento uscito dalle urne del 9 giugno”. Parole forti, all’insegna della coerenza che rappresenta la cifra del partito della premier italiana. La bocciatura della von der Leyen è un niet all’ammucchiata di un cartello che va dai macroniani ai socialisti passando per i verdi: il fronte uscito perdente dalle elezioni europee. “Questo – precisa Fidanza – non pregiudica il nostro rapporto di lavoro istituzionale che siamo certi possa portare a alla definizione di un ruolo adeguato in seno alla prossima commissione che l’Italia merita”.

Procaccini: restiamo quello che siamo

Il copresidente del gruppo dei conservatori e riformisti europei, Nicola Procaccini, intervenuto in plenaria, ha rivendicato con forza la scelta di FdI. “Per noi votare a favore di von der Leyen avrebbe significato andare contro ad alcuni dei nostri principi. Restiamo quello che siamo. Alcune tematiche ci hanno reso impossibile votare a favore”. Il messaggio è chiaro e le trattative e i ‘giochetti’ di cui parla la sinistra non c’entrano: la scelta è politica. “D’altra parte vogliamo avere un rapporto estremamente costruttivo”, ha aggiunto Procaccini, “visto che nel corso della legislatura la partita si giocherà sui contenuti”.

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