Ue, vince lo status quo: Ursula von der Leyen rieletta con 401 voti. Ma i conti non tornano
Alla fine ha vinto lo status quo: Ursula von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione europea con 401 voti a favore. Dal punto di vista matematico la presidente ha ottenuto esattamente il numero dei voti di Ppe, socialisti e Renew, lo schieramento che da subito si era espresso a suo favore. Dal punto di vista politico, però, i conti non tornano.
Ursula von der Leyen rieletta presidente della Commissione Ue
Anche i Verdi hanno dichiarato il loro sostegno e contano 53 deputati. Dunque, quei voti devono essersi persi nel segreto dell’urna. FdI ha votato contro, una scelta arrivata dopo aver ascoltato il discorso programmatico di von der Leyen, che di fatto lascia immutata la linea tenuta fin qui su alcuni dossier cruciali come il Green deal, nonostante l’operazione di maquillage tentata con il cambio del nome in Clean Industrial deal. E dopo l’endorsement dei Verdi, che non ha lasciato spazio a equivoci su quale fosse la direzione imboccata.
I numeri della rielezione. FdI ha votato contro
Nel dettaglio, il Parlamento europeo si è espresso con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. Sette le schede nulle. I votanti sono stati 707 su un’assemblea di 720 eletti. Il mandato durerà fino al 2029. La maggioranza minima richiesta per l’elezione era 360. Ad annunciare il voto contrario di FdI è stato il capodelegazione Carlo Fidanza, spiegando che la decisione è stata presa in coordinamento con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il gruppo Ecr aveva lasciato libertà di scelta a ogni delegazione. “L’ufficializzazione del voto favorevole dei Verdi ha reso impossibile il nostro sostegno a von der Leyen”, ha spiegato Fidanza in un punto stampa.