Usa, il primo ritratto del cecchino ucciso: “Odio Donald Trump”, le sue parole . L’FBI: “Voleva uccidere”
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è da poco atterrato a Newark, dopo essere rimasto ferito ad un orecchio nell’attacco di ieri sera durante un raduno elettorale in Pennsylvania. Lo riferisce l’emittente “Abc”, aggiungendo che l’ex presidente è tornato in New Jersey per riunire a sè la famiglia. Le sue condizioni non sono preoccupanti, ovviamente. Alla fine ne uscirà con una ferita lieve alla sommità dell’orecchio destro, ma con un impulso ancor più marcato verso la vittoria alle presidenziali: l’iconica immagine dell’ex presidente col volto insanguino che, sulle sue gambe, alza il pugno al cielo è un segno di forza che ha monopolizzato i media e i social network mondiali, ponendo gli avversari politici sulla difensiva, a partire dal presidente Joe Biden, già in difficoltà in casa democratica, con tanti che gli chiedono di passare la mano.
L’attentato a Trump: chi è il cecchino
Di certo, la tragedia c’è stata per lo spettatore ucciso dalla gragnuola di colpi partiti da un ignoto tiratore – a suo volta freddato dal Secret Service, che difende l’ex presidente – e per due persone rimaste ferite in condizioni critiche che lottano in un ospedale di Pittsuburgh. Tutto è accaduto nel tardo pomeriggio di sabato a Butler, in Pennsylvania, dove Trump stava arringando i suoi sostenitori, circa 50mila persone. All’improvviso, a quanto si vede nelle immagini, ci sono degli spari. L’ex presidente sembra dapprima stupito, poi si tocca l’orecchio destro, quindi si butta a terra ricoperto immediatamente dai funzionati del Secret Service che lo ricoprono.
Il presunto attentatore di Donald Trump non aveva con sé documenti di identità. A quanto si sa, si chiamerebbe Thomas Matthew Crooks, secondo quanto scritto dal New York Post, che ha pubblicato anche le immagini del cadavere: sarebbe un maschio, bianco, dell’area di Butler. Secondo alcune ricostruzioni non ufficiali sarebbe vicino ai gruppi Antifa, termine che è una contrazione della parola “antifascista” oppure insieme delle parole “azione” e “antifascista”, attivisti radicali di sinistra che non si riconoscono in un’unica sigla o partito politico e non hanno dei veri e propri leader o sedi ufficiali, anche se alcuni gruppi di militanti, come spiega Cnn, organizzano periodicamente incontri e riunioni. Sono organizzati in cellule locali autonome.
Dai primi riscontri è emerso poi che Crooks era registrato come repubblicano sebbene i registri federali di finanziamento delle campagne elettorali mostrino che ha donato 15 dollari al Progressive Turnout Project, un gruppo liberal per l’affluenza alle urne, tramite la piattaforma di donazioni democratica ActBlue nel gennaio 2021. A chiarire però le sue posizioni è stato l’attentatore stesso in un videomessaggio sui social: «Il mio nome è Thomas Matthew Crooks. Odio i repubblicani, odio Donald Trump».
L’FBI: “Lo sparatore voleva uccidere l’ex presidente”
L’Fbi non aveva alcuna informazione su una potenziale minaccia prima del tentativo di assassinio contro l’ex presidente Donald Trump, ha dichiarato Kevin Rojek in una conferenza stampa il responsabile dell’ufficio dell’agenzia investigativa federale di Pittsburgh. “Dal punto di vista dell’FBI, no, non avevamo alcuna informazione specifica su minacce relative a questo evento,” ha detto Rojek .
La polizia di stato della Pennsylvania ha dichiarato di essere a conoscenza di segnalazioni di attività sospette pochi minuti prima della sparatoria. Rojek ha confermato che gli inquirenti stanno trattando l’incidente come un tentativo di assassinio contro Trump e stanno ancora lavorando per identificare il movente del tiratore, che non aveva addosso documenti di riconoscimento.