Vergognose minacce a Meloni dal Trentino: “Quando avrai finito farai la fine di Benito”

5 Lug 2024 17:29 - di Redazione
minacce

Nuovo, inquietante caso di minacce nei confronti di Giorgia Meloni, stavolta a Castel Condino, in provincia di Trento. “Giorgia, quando avrai finito farai la fine di Benito“, si legge in una scritta apparsa sul muro di cinta del cimitero locale. È stato il sindaco della cittadina, Stefano Bagozzi, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia e militante storico del partito, a denunciare l’accaduto ai carabinieri, che ora stanno indagando per rintracciare gli autori del messaggio minatorio.

Minacce vergognose

L’improvvisato murales apparso in una delle regioni più belle d’Italia (dove, tuttavia, nacquero le Brigate Rosse di Renato Curcio nella famigerata facoltà di sociologia, a Trento) pronostica per il presidente del Consiglio una sorta di Piazzale Loreto 2.0, con la stessa, drammatica fine del capo del fascismo.

“Non posso che esprimere il mio totale disappunto verso la presenza nella società di provocatori seriali che richiamano la violenza come metodo per ostacolare la libera scelta dei cittadini a favore di un governo e di un presidente del consiglio investiti della fiducia popolare“, ha commentato con una nota ufficiale Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia del Trentino Alto Adige.

“Il Trentino si stringe intorno al presidente Meloni”

“È un approccio di intolleranza sul quale non si può tacere e ci si attende l’espressione della solidarietà da tutte le forze politiche, di ogni orientamento, in Trentino“, si legge ancora nella nota di Urzì, nella quale si esprime la “massima solidarietà alla comunità di Castel Condino, al sindaco ed ovviamente al presidente del consiglio dei ministri ancora una volta così duramente oggetto di proclami intimidatori“.

Gli insulti e le minacce a Meloni

Foto a testa in giù che richiamano, appunto, a Piazzale Loreto, insulti via social che non hanno nemmeno risparmiato la sua bambina, minacce di ogni genere. L’episodio di oggi è solo l’ultimo di una lunga serie, forse anche frutto di un clima politico invelenito e di una continua caccia alle streghe da quando Giorgia Meloni si è insediata alla guida del Paese. E la sinistra non esprime nessuna solidarietà.

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