Vertice Nato, Meloni: “Le immagini dei bimbi di Kiev spaventose, mostrano la vera volontà russa”

9 Lug 2024 11:00 - di Natalia Delfino
meloni vertice nato

“Le immagini di bambini malati oncologici per strada a seguito del bombardamento” dell’ospedale pediatrico a Kiev “sono spaventose e penso che offrano una dimensione della reale volontà rispetto a una certa propaganda russa di cercare una soluzione pacifica”. A dirlo è stata Giorgia Meloni a proposito del terribile attacco russo che si è consumato ieri. “Quando si aggredisce la popolazione civile con questa veemenza e ci si accanisce su bambini decisamente i segnali che arrivano sono altri”. Meloni ha parlato nella notte, in un punto stampa con i giornalisti a Washington, dopo il suo arrivo nella Capitale Usa per il vertice per il 75esimo anniversario della Nato che ha proprio l’Ucraina fra i suoi temi principali.

Meloni: “Dal vertice Nato mi aspetto un grande messaggio di unità e di capacità di adattamento”

Meloni ha sottolineato che dal vertice si attende “chiaramente il sostegno all’Ucraina” e si è detta certa che “non mancherà”, aggiungendo di essere “soddisfatta del lavoro fatto finora”. La linea è stata confermata anche dal presidente Usa, Joe Biden, che alla vigilia dell’avvio dei lavori ha spiegato: “Insieme ai nostri alleati annunceremo nuove misure per rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina, per aiutarla a proteggere le sue città e i suoi civili dagli attacchi della Russia”. Ma per l’Italia è importante anche che l’Alleanza ponga “l’attenzione necessaria sul fronte sud”. Si tratta di un portato specifico italiano, “che – ha chiarito Meloni – al momento nelle conclusioni del vertice”. Dal vertice è attesa l’approvazione di un pacchetto di misure centrate su dialogo politico e collaborazione pratica con le nazioni del vicinato meridionale e la nomina di un rappresentante speciale del segretario generale per il Sud. “Credo sia una dimostrazione di come l’Alleanza sappia immaginare il suo ruolo in un sistema complesso”, ha proseguito Meloni, sottolineando che la sua aspettativa “è che la Nato nel suo 75mo anniversario, e in un momento storico molto particolare, mandi un grande messaggio di unità e di capacità di adattamento ad un mondo che sta cambiando”.

La telefonata del premier con Netanyahu

Meloni ieri, prima di partire per Washington, ha anche avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu per fare il punto sulla situazione a Gaza e nella regione. Nel riconoscere il diritto all’autodifesa dello Stato di Israele, il Presidente Meloni ha auspicato che si giunga al più presto a un cessate il fuoco sostenibile e al rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza Onu e con l’azione di mediazione americana. La conversazione telefonica ha anche fatto emergere la comune valutazione circa la necessità di rafforzare l’assistenza umanitaria per la popolazione civile di Gaza e di evitare un incremento delle tensioni lungo il confine tra Israele e Libano, dove l’Italia è in prima linea per la stabilità dell’area attraverso la sua partecipazione alla missione Unifil.

L’Italia porta l’attenzione “sul fronte sud” e sul medioriente

Dunque, Ucraina, fronte Sud e mediorientale e, come ha sottolineato il ministro Guido Crosetto,  più in generale “sicurezza del mondo che in qualche modo è messa in pericolo da alcune autocrazie che ritengono che il diritto internazionale su cui abbiamo costruito una convivenza negli ultimi decenni possa essere superato dal diritto della forza”. “È una cosa che noi non possiamo accettare e su cui l’Italia in prima persona si impegna per costruire un ruolo degli organismi sovranazionali che sia nuovamente più forte”, ha aggiunto Crosetto, in missione con il premier insieme al ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Presenti a Washington anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che partecipano al vertice dei Parlamenti Nato. Ma il vertice, che proseguirà fino all’11 luglio, sarà anche l’occasione in cui verrà perfezionato l’iter di nomina del nuovo segretario generale, l’ex premier olandese Mark Rutte, che dal primo ottobre si darà ufficialmente il cambio con Jens Stoltenberg alla guida dell’Alleanza, mentre da gennaio del prossimo anno l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone diventerà presidente del Comitato militare.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *