Weber: “L’Italia merita rispetto. Il governo Meloni sempre costruttivo ai tavoli europei”

3 Lug 2024 10:08 - di Stefania Campitelli

“Il presidente Sergio Mattarella ha ragione quando dice che l’Italia deve essere rispettata. È il terzo Paese Ue più grande, membro del G7, fondatore dell’Ue. L’Europa è impensabile senza l’Italia”. Così il presidente del Ppe Manfred Weber  in un colloquio con la Stampa tornando sulle questioni delle nomine europee.  Nella lunga intervista anche un alt alle trattative sull’ingresso dei Verdi nella maggioranza con socialisti e liberali.

Weber: il governo Meloni è sempre costruttivo

“I nostri criteri sono chiari: essere europeisti, pro-Ucraina e pro-Stato di diritto. Il partito di Le Pen, per esempio, non risponde a questo identikit”, mentre Fratelli d’Italia ha “votato a favore del Patto migrazione, una misura fondamentale. Meloni, insieme a Tajani, è un partner ragionevole a livello europeo. Il governo italiano difende gli interessi italiani, ma lavora in modo costruttivo ai tavoli europei”, spiega Weber. Per il numero uno dei Popolari europei durante l’ultimo Consiglio europeo “non c’è stata un’atmosfera positiva” nei confronti di Roma.

Fratelli d’Italia e Tajani sono partner ragionevoli

“C’è però un altro fronte che riguarda il partito dei conservatori europei. È chiaro che Ecr ha due facce: una è quella costruttiva, della quale fa parte, per esempio, anche il premier ceco Petr Fiala, e poi c’è quella del PiS. E questa probabilmente è ancora una sfida per Fratelli d’Italia. Io posso solo dire – aggiunge Weber – che a livello di governo apprezzo molto ciò che il governo italiano sta facendo. Anche grazie a Tajani, che è uno dei guardiani di questo atteggiamento europeista”. Weber, poi, conferma le perplessità, già espresse con chiarezza, sull’ipotesi che i Verdi entrino a far parte in modo strutturale della coalizione.

I Verdi devono fare chiarezza, non basta volere l’accordo

“Prima di parlare dei Verdi, è importante che la piattaforma centrista si dimostri stabile. Socialisti e liberali dovranno confermare il loro impegno. I socialisti sottolineano l’importanza della democrazia e quindi vorrei che fossero chiari sul sostegno a von der Leyen, specialmente il Pd italiano”. Weber pensa a Elly Schlein che ancora, come su altri dossier, non si è espressa in modo inequivocabile. “I Verdi sono democratici, sono europeisti e in molti casi c’è stata una cooperazione con loro. Ma negli ultimi decenni non hanno mai votato il presidente della Commissione e si sono sempre presentati come un partito d’opposizione di sinistra”.

Non basta dire ‘voglio sedermi al tavolo’

Secondo il capo del Ppe è necessario che i Verdi facciano chiarezza. “Non basta dire: voglio sedermi al tavolo. Loro hanno votato contro il Patto migrazione, rischiando di farlo saltare. Il che avrebbe alimentato i consensi per i populisti. Devono dire chiaramente sì all’accordo con la Tunisia e anche a ulteriori accordi commerciali, come il Mercosur, di cui abbiamo bisogno. Serve responsabilità”.

Macron ha giocato con il fuoco, le tattiche non bastano

Capitolo a parte la Francia. “Macron ha giocato con il fuoco, ha creato un’incertezza che non era necessaria e infatti ha perso il sostegno dei cittadini. A livello europeo, dovremmo lavorare con chiunque andrà al governo per cercare soluzioni”. E l’ammucchiata contro Marine Le Pen? “Bisogna essere chiari sui propri valori – dice Weber –  mi ha fatto piacere vedere molti Repubblicani rifiutare l’alleanza elettorale con il Rassemblement national proposta un paio di settimane fa. Ma per convincere i cittadini non bisogna parlare di tattiche, bensì di contenuti. La gente ha delle preoccupazioni alle quali vanno date risposte, altrimenti votano per gli estremisti”.

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