Arrestato il serial killer incubo del Kenya: 42 donne uccise e smembrate in due anni
Arrestato l’incubo del Kenya. 42 donne uccise e smembrate, un film dell’orrore che era purtroppo realtà e che sembra conoscere la parola fine. È successo nei pressi di Nairobi, dove è finita la corsa di Collins Jumaisi Khalusha, un uomo di 33 anni che si è autoaccusato di un bilancio sul quale la polizia sta indagando e che vede alla prima voce l’uccisione della moglie. Uno choc per il Paese, che deve fare i conti con un assassino seriale che si candida ad essere il più brutale dell’intero continente africano.
Collins Jumaisi e i suoi rituali: chi è l’uomo arrestato
Collins Jumaisi, arrestato dopo una serie di denunce, ha vuotato subito il sacco. Pochi giorni prima la polizia keniota aveva fatto un’incursione in una cava abbandonata. Lì la drammatica scoperta: almeno 10 sacchi con cadaveri di donne, per lo più torsi e arti amputati, tutte tra i 18 e i 30 anni di età. Le vittime sono state identificate tramite il Dna, ma è risultato impossibile stabilire le cause del decesso. Un’unica certezza: non sono state rintracciate ferite d’arma da fuoco.
Tre giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri, la polizia ha perquisito l’abitazione di Collins Jumaisi Khalusha, un monolocale distante 100 metri dalla scena del crimine, e ha trovato diverse prove: un machete, 12 sacchi di nylon, un paio di guanti di gomma industriali, un disco rigido e otto smartphone, tutti oggetti riconducibili alle vittime o quantomeno agli omicidi. Inoltre, è stata fermata un’altra persona, trovata con il cellulare di una delle donne rinvenute senza vita nella discarica.
Una serie iniziata con l’assassinio della moglie
Collins Jumaisi Khalusha ha confessato di aver iniziato ad uccidere nel 2022, appena due anni fa. La prima vittima è stata la moglie: il 33enne ha rivelato alle autorità di averla strangolata a morte prima di smembrare il suo corpo e farlo sparire.
Per il momento non si hanno ulteriori dettagli, né conferme. Ma per la polizia si tratta di una confessione veritiera, considerando che il corpo della coniuge non è quella tra quelli rinvenuti nella discarica e quindi nessun investigatore avrebbe mai ipotizzato quell’omicidio.
Le autorità di Nairobi stanno incrociando i dati delle denunce di smarrimento di persona che riguardano diverse zona nell’area di Soweto per stabilire con precisione il numero delle vittime del serial killer.