Bologna, Meloni: “Gravissimo e pericoloso dire che le radici della strage sono nella destra al governo”

2 Ago 2024 14:17 - di Eugenio Battisti

“La strage di Bologna è uno degli eventi più drammatici della storia nazionale. Il 2 agosto del 1980 il terrorismo, che le sentenze attribuiscono a esponenti di organizzazioni neofasciste, ha colpito con tutta la sua ferocia la Nazione. E 44 anni dopo quel terribile attentato l’Italia intera si stringe ancora una volta alla città di Bologna e ai famigliari delle vittime”. Così la premier Giorgia Meloni in occasione dell’anniversario della strage nella quale morirono 85 persone. Il ricordo commosso ma anche l’appello ad abbassare i toni dello scontro politico, nel nome del rispetto per le vittime e della verità finora negata.

Meloni ricorda la strage di Bologna e si unisce al dolore dei parenti

“Ci uniamo al loro dolore e alla loro richiesta di giustizia”, aggiunge Meloni rivolgendo il pensiero ai parenti. “A loro va, inoltre, il ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità. Arrivare alla verità sulle stragi che hanno insanguinato l’Italia nel dopoguerra passa anche dal lavoro che questo governo, insieme a tutte le Amministrazioni dello Stato e nel solco dei governi precedenti, sta portando avanti con il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato”. Ma non basta, la premier stigmatizza il crescente clima di odio che si respira anche in questa occasione e che rischia di portare a derive pericolose e incontrollate.

“Attenzione al clima di odio, qualcuno sta esagerando”

“Credo che le parole e i gesti stiano sfuggendo di mano anche alle persone più avvedute”, ha detto Giorgia Meloni. “Mi appello a tutti perché si torni all’interno di una cornice di normale dialettica in quella che, grazie ai sacrifici di tanti, è ormai una democrazia solida e matura”. Nel giorno dell’anniversario della strage di Bologna, la presidenet del Consiglio dice di essere ” profondamente e personalmente colpita dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che sono stati rivolti, in questa giornata di commemorazione, alla sottoscritta e al governo. Sostenere che le ‘radici di quell’attentato oggi figurano a pieno titolo nella destra di governo’, o che la riforma della giustizia varata da questo governo sia ispirata dai progetti della loggia massonica P2, è molto grave”. Ed è pericoloso – conclude – “anche per l’incolumità personale di chi, democraticamente eletto dai cittadini, cerca solo di fare del suo meglio per il bene di questa Nazione”.

Le accuse di Bolognesi: le radici dell’attentato sono nella destra di governo

Il riferimento della premier è alle parole tranchant del presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto, Paolo Bolognesi, pronunciate dal palco allestito alla stazione di Bologna tra gli applausi. “Le radici di quell’attentato, come stanno confermando anche le ultime due sentenze d’appello nei processi verso Gilberto Cavallini e Paolo Bellini, affondano nella storia del postfascismo italiano”, dice Bolognesi. “In quelle organizzazioni nate dal Movimento Sociale Italiano negli anni cinquanta: Ordine Nuovo e Avanguardia nazionale oggi figurano a pieno titolo nella destra italiana di governo”.

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