Breton minaccia Musk e von der Leyen lo sconfessa: “Posizione contro X a titolo personale”

13 Ago 2024 13:54 - di Giulia Giani
Breton Musk

E’ guerra tra il commissario Ue Thierry  Breton ed Elon Musk. Ed è una guerra senza esclusione di colpi, con il commissario in prima linea a minacciare addirittura di bloccare X e la Commissione Europea costretta ad intervenire sconfessando il suo rappresentante.

Le minacce di Breton a Musk: “Pronti a bloccare X”

Il Commissario europeo per il Mercato Interno, Thierry Breton, aveva inviato una lettera a Elon Musk, proprietario di X (già Twitter), ricordandogli le sue responsabilità legali secondo il Digital Services Act (Dsa) dell’Unione Europea. La lettera è stata diffusa poche ore prima dell’intervista del fondatore di Tesla al candidato repubblicano Donald Trump.

Poiché i contenuti in questione sono accessibili agli utenti dell’Ue e vengono amplificati anche nella nostra giurisdizione, non possiamo escludere potenziali ricadute nell’Ue“, ha detto Breton in una dichiarazione pubblicata proprio su X. Breton ha aggiunto che “qualsiasi effetto negativo dei contenuti illegali potrebbe portare Bruxelles a intraprendere ulteriori azioni contro X, utilizzando tutti gli strumenti provvisori a disposizione “.

La risposta piccata di Musk: “Faccia di c …”

Puntuale e secca è arrivata la dura risposta del Ceo di Tesla e proprietario di X che, rivolgendosi direttamente a Thierry Breton, ha scritto testualmente: “Fai un grande passo indietro faccia di c..”. 

La precisazione di von der Leyen

Nella diatriba è intervenuta ufficialmente la presidenza della Commissione Ue sconfessando pubblicamente il suo rappresentante: “Quello che il commissario Breton ha espresso nella lettera è una preoccupazione generale, sottolineando che le regole ai sensi del Digital Services Act devono essere rispettate dalle grandi piattaforme. Per quanto riguarda i tempi e la formulazione della lettera, queste non sono stati né coordinati, né concordati con la presidente von der Leyen, né con il Collegio dei commissari”. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà.

Trump: “L’Europa non si intrometta, è nemica della libertà di espressione”

A difendere l’uomo più ricco del mondo è intervenuto lo staff di Donald Trump, chiedendo all’Europa di non intromettersi nelle vicende americane. L’Unione europea “dovrebbe farsi gli affari propri” invece di cercare di intromettersi nelle elezioni presidenziali statunitensi. Lo ha scritto su X Steven Cheung, portavoce del candidato repubblicano Donald Trump. “Cerchiamo di essere chiari: l’Unione europea è nemica della libertà di parola e non ha alcuna autorità per dettare il modo in cui facciamo campagna elettorale”, ha aggiunto Cheung.

Fidanza: “Breton come Maduro”

“La lettera del commissario Ue Thierry Breton che minaccia Elon Musk a poche ore dalla sua diretta con Donald Trump è una vergogna assoluta”, cosi il capodelegazione a Strasburgo di FdI, Carlo Fidanza. “Una roba da Maduro (che non a caso pochi giorni fa ha silenziato la piattaforma X), altro che valori europei e stato di diritto”, scrive Fidanza, sottolineando che “comunque la si pensi, uomini e donne libere dovrebbero insorgere a difesa della libertà di espressione”.

 

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