Carini lascia la boxe e anche l’Ungheria protesta. Costrette a salire sul ring contro l’algerina: chi rifiuta rischia una squalifica

2 Ago 2024 18:51 - di Penelope Corrado

Il giorno dopo le polemiche non si sono placate, anzi. Il caso Carini-Khelif ha avuto una cassa di risonanza ancor più ampia scatenando polemiche e reazioni. La stessa azzurra ha annunciato l’intenzione di appendere i guantoni al chiodo, sugli strascichi di un combattimento farsa.

Malagò: “In difesa della Carini abbiamo fatto tutto il possibile”

A intervenire sull’argomento è stato anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Ovviamente provo un po’ di imbarazzo istituzionale. La posizione del Coni è a tutela e difesa di Angela. Ci ho parlato settimane fa e da giorni, dopo il sorteggio, ci siamo confrontati sull’incontro contro questa pugile chiacchierata. Io, prima verbalmente poi in modo lieve ma formale e infine con una protesta ufficiale, ho scritto una lettera a tutela dell’atleta Angela Carini chiedendo dei rumors e di quale fosse la situazione. Ha un passaporto, che non devo giudicare io, che dichiara che è donna. Poi è giusto che ognuno faccia le sue considerazioni, però quello che dico è di non sostituirci al mestiere degli altri”.

E come a dar manforte a Malagò è intervenuta la Federboxe ungherese dicendo no alla presenza di Imane Khelif nel tabellone olimpico della categoria 66 kg – la pugile algerina sarà infatti la prossima rivale della magiara Anna Luca Hamori – visto che è stata “esclusa dai Mondiali nel 2023 dopo non aver superato un test biologico”.

Protesta anche l’Ungheria, ma è costretta a far salire sul ring la sua atleta

“Il nostro comitato olimpico ha a cuore gli interessi dell’atleta ungherese, per questo motivo sta approfondendo quali mezzi può utilizzare per tutelare il diritto di Anna Luca Hamori a una competizione leale sulla base delle norme attuali”.

Il Cio però resta fermo sulla propria posizione, specificando che la squalifica in occasione dei Mondiali di marzo 2023 decisa dall’Iba (l’ente mondiale che ha ritenuto non idonea a gareggiare tra le “femmine” la pugile algerina) “è stata basata su una decisione arbitraria. Non sappiamo quali siano stati i test effettuati, se fossero accurati, se abbiano rispettato il protocollo, ma per noi è importante sapere che questa donna pugile ha gareggiato per diversi anni con diversi opponenti e negli ultimi anni ha lottato anche contro tre pugili italiane”, ha ricordato maliziosamente Mark Adams, portavoce del Comitato Olimpico Internazionale. “Se ci basiamo sui sospetti allora torniamo ai test di genere, se dovessimo seguire tutte le accuse ci ritroveremmo in una caccia alle streghe inutile”. Per ora, ufficialmente, l’ungherese, prossima avversaria della Khelif, è pronta ad affrontare l’algerina ai quarti di finale e a non rinunciare: la volontà è giocarsela alla pari, magari pensando soltanto al combattimento.

Il precedente del judoka algerino, squalificato alle Olimpiadi di Tokyo

Anche perché, un eventuale forfait prima del match potrebbe costare caro all’atleta e alla federazione d’appartenenza. Un esempio? Alle Olimpiadi di Tokio 2020 (disputate nel luglio 2021) la Federazione internazionale di Judo ha disposto una sospensione di dieci anni nei confronti del judoka algerino Fethi Nourine e del suo allenatore, Amar Benikhlef dopo che avevano deciso di ritirarsi dalla competizione olimpica di Tokyo, lo scorso 23 luglio. La motivazione? Non erano disposti ad affrontare l’avversario di turno, il judoka israeliano Tohar Butbul. In quel caso per motivi politici. Una sanzione comminata perché andava contro i principi della Carta olimpica e del codice etico della federazione internazionale d’appartenenza. Quello che, c’è da giurarci, sarebbe accaduto alla poliziotta campana Carini e al suo allenatore Emanuele Renzini.  

 

 

Commenti

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  • Mario 5 Agosto 2024

    I miei occhi dicono “maschio!”
    I media dicono “femmina”
    San Tommaso credeva ai suoi occhi piu della parola degli Apostoli.
    Devo forse credere ai media piu dei miei occhi?

  • Massimo poli 4 Agosto 2024

    Allo stato attuale non esiste nessuna documentazione che attesti che l atleta Algerina è un uomo o trans o….nei verbali che sono stati redatti dall Iba …che l ha squalificata in passato – e che ho letto basta averne la volontà – non si parla mai né di cromosomi xy né di altro..ma solo di requisiti non idonei..(??)..la squalificazione fatta tra l’ altro in maniera incoerente e ambigua ‘ a voce’ è stata poi giustificata con un alto livello di testosterone…ora nelle atlete da quello che so il livello accettato di questo ormone è molto alto quasi ad avvicinarsi ai livelli dell’ uomo….questo permetterebbe alle atlete di assumerne senza essere accusate di doping….forse come dicono molto tecnici medici sportivi andrebbe abbassato perché in qualche modo porta le atlete ad virilizzarsi sempre di più fisicamente ( ci ricordiamo delle atlete della ex URSS?)….
    In breve per non tediare allo stato attuale e dalle documentazioni / certificazioni fatte in questi anni di carriera dell’ atleta non è mai venuto fuori niente…..quindi si tratta solo ed esclusivamente di chiacchere messe in giro dallo stesso Kremlev ( oligarca e amico stretto di Putin ) che essendo il presidente dell’ IBA è quello che l ha fatta ‘ esaminare’ in passato…e che l ha esclusa ….da ricordare che l IBA è stata disconosciuta dagli altri comitati per pratiche illegali e corruzione ed è stato istituito un nuovo comitato che rappresenta la boxe…..
    In quanto a prove scritte ufficiale esiste il …niente.
    La cosa assurda è tutta la strumentalizzazione che se ne è fatta anche e soprattutto politicamente sia a dx che a sx….assurdo i quotidiani che hanno riempito pagine e pagine….le interviste fatte ad esperti o pseudo tali che hanno dovuto dire la loro….sul niente….ho letto un intervista ad un oncologo importante presentato dal giornalista come genetista …Sic..che ha dichiarato…non ho idocumenti alla mano ma se il suo cromosoma è xy è un uomo…..ovvero dico la mia senza sapere e mi baso sul nulla….azzarola…un grande!!!!!e tutti coloro che ci hanno sguazzato….sono state massacrate due atlete perché anche l italiana ne è stata vittima e questo per???…..un bel caxxo di nulla….

  • Sergio 3 Agosto 2024

    Se avesse vinto la carini non avrebbe detto nulla.L algerina è una donna a tutti gli effetti La carini è un paco.Polemiche assurde.La boxe è uno sport per persone forti non per piagnucoloni.Che vada a giocare a bocce patetica!

  • Danilo 3 Agosto 2024

    Queste olimpiadi verranno ricordate per gli scandali ideologici, iniziando dal ridicolo villaggio Olímpico con letti di cartone e condivisione dei bagni..l’ argomento legato al pugile dal sesso indefinito andava risolto prima che iniziassero i giochi. E con questo andazzo temo che avremo molti casi come questo nel futuro se non si definira’ chiaramente la posizione di ognuno.

  • Luigi Villa 3 Agosto 2024

    Ma perché farla tanto tragica. Non ci sono solo i test di gebere. Stiamo dimenticando l’anti doping? Riscontrare variazioni ormonali anomale in una “donna” non equivale forse a sovradosaggio ormonale? non è questo vietato in campo sportivo? O, nel caso di “particolari” donne, quello che è regola per le altre, non vale per “quelle”? non si vorrà mica discriminare, vero?

  • Ale 3 Agosto 2024

    le altre dovrebbero salire sul ring e abbandonare dopo pochi secondi come prevede il regolamento, se gli piace vincere facile lo facessero vincere e poi con la medaglia ci si puó anche pulire il …
    Io volevo giocare a basket ma son alto 1,70… me ne son fatto una ragione.
    Se limiti fisici ci impediscono di praticare sport, bisogna farsene una ragione.
    E poi a voler essere maliziosi non é che magari, in,passato, questi squilibri ormonali siano stati “aiutati” in allenamento tanto c’era la scusante… nessun sospetto di doping!

  • Giuseppe 3 Agosto 2024

    Le regole si rispettano o vogliamo riscriverle ogni volta come ci fa comodo? L’articolo oltre tutto fa pure un po di “maliziosa” confusione, un abbraccio