Caso Arianna Meloni, Palamara: “Quando la sinistra non è al potere scattano gli allarmi. Bisogna riformare il Csm”

19 Ago 2024 17:29 - di Redazione
caso Arianna Meloni

Luca Palamara, ex presidente dell’Anm e già componente laico del Csm, assegna a Il Tempo le sue riflessioni sul caso di Arianna Meloni, sollevato dal direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. Palamara, che con Sallusti ha scritto due bestseller sulla sua vicenda e sull’intero sistema giudiziario, lancia un preciso allarme nell’intervista al quotidiano romano.

Le parole di Palamara sul caso di Arianna Meloni

Palamara non le manda a dire e lancia parole abbastanza preoccupanti: “Quando tutto ciò che non è sinistra è al potere, si acuiscono, purtroppo determinati aspetti. Io stesso sono rimasto vittima di un certo tipo di meccanismo giudiziario, ossia quello che esiste nei rapporti tra magistratura, politica e informazione”.

L’ex presidente dell’associazione nazionale magistrati affronta la questione del rapporto tra inchieste, politica e media: “Al di là delle singole vicende, che dovranno trovare la soluzione nei luoghi istituzionali – spiega Palamara – e su cui non posso esprimere giudizi, penso che, mai come in questo momento, sia necessario dare un forte segnale di cambiamento, non in un’ottica punitiva nei confronti della magistratura, ma di rinnovamento, liberandola da quella correntocrazia, che ancora oggi la caratterizza”.

“Potrebbe esserci un’indagine per traffico di influenze”

Riguardo ad Arianna Meloni, Luca Palamara sottolinea che, “La sorella di Giorgia Meloni, come rivelava Alessandro Sallusti alla vigilia, potrebbe finire indagata per il fumoso reato di traffico di influenze illecite“.

“Nordio prosegua con le riforme”

Il magistrato calabrese, che fu membro dell’autogoverno dei giudici, parla di ,”mettere mano a quelle riforme strutturali che non riguardano solo il tema della separazione delle carriere“. Ma anche, aggiunge, la stessa organizzazione, in parte politica, che si è data la magistratura. Per fare ciò è indispensabile riformare il Csm, introducendo il meccanismo del sorteggio, che in qualche modo ha un riflesso pure sul versante della politicizzazione di determinate inchieste”.

“Con la fine dell’immunità parlamentare sono saltati gli equilibri”

Palamare nell’intervista al giornale romano conclude toccando un tema spesso sottovalutato: Il tema dei rapporti tra politica e magistratura deve essere rivisto. Dopo il venir meno dell’autorizzazione a procedere, è saltata quella linea di confine tra l’inchiesta dei togati e l’attività politica”.

 

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