Censura rossa: il sindaco Pd cancella il concerto di Povia. “Idee di destra, è già successo 40 volte”

26 Ago 2024 15:13 - di Marta Lima

“Non ci piacciono le sue idee. E’ omofobo, contro l’aborto e razzista…”. Non dice che Povia è di destra, non pronuncia quella parola, il sindaco del Pd di Nichelino, piccolo comune in provincia di Torino, Giampiero Tolardo, ma adduce motivazioni molto “democratiche”, si fa per dire, per cancellare il concerto che doveva svolgersi nel suo paese. “Più volte ha manifestato posizioni no vax, omofobe e contro l’aborto, quanto di più lontano dai valori della democrazia che la nostra comunità incarna. Ho chiesto di rescindere immediatamente il contratto”, le sue parole alla Stampa. Povia, però, sembra abituato…

Povia e la censura al cantante di destra

“Dovevo essere il presidente di giuria” per un talent show patrocinato dal Comune “e poi fare un’esibizione, con tanto di contratto firmato, con una locandina, con il logo del Comune, con il patrocinio e tutto il resto. Poi a un certo punto viene presentato il progetto in Giunta, qualcuno si mette di mezzo e mette un veto. Tutto annullato”. Così il cantante Povia racconta in un video su Facebook la vicenda che lo vede protagonista e che ha scelto di condividere sui social con i suoi fan. “Fa male vedersi annullato un concerto per i soliti motivi ideologici”, si sfoga. “Ormai mi hanno messo l’etichetta di quello di destra, sono diventato quello di destra, anche se io rispondo sempre che tra destra e sinistra io sono del centro storico”.

“E meno male che la sinistra è inclusiva…”

E ancora – prosegue il cantante: “Ti fa male dentro perché io non ho fatto niente di male, sono una persona che ha delle idee, che espone nelle sue canzoni, mi piace trasformarle in musica. E infatti appena ti discosti dall’idea di qualcun altro, e magari quel qualcun altro ha anche un potere decisionale, accade che un concerto già contrattualizzato annullato dal giorno alla notte, E ti dicono anche ‘guarda che io ti pago lo stesso’ se c’è una penale da pagare. Ma io non voglio soldi per una prestazione che non ho fatto, per un lavoro che non ho svolto e non ho portato a termine.

“Tanti si riempiono di parole tipo libertà, democrazia – si sfoga ancora Povia – e sono proprio i democratici che si vantano di essere democratici, che ti parlano di inclusione, parola – aprite bene le orecchie – che dovrebbe includere tutti. Dunque noi dobbiamo essere inclusivi ma poi tendi ad escludere chi ha un pensiero un po’ diverso dal tuo”. E infine, il cantante rivolgendosi ai suoi fan parla delle “solite parrocchie che o ti spostano a destra o ti spostano a sinistra e ti chiedono se sei di destra o di sinistra. Ecco, quando vi fanno questa domanda è perché sono loro che non sono liberi, non voi”, conclude Povia.

Montaruli (FdI): “A Nichelino un esempio di libertà negata”

“Censurare un artista è un’abitudine consolidata a sinistra, che però viene costantemente giustificata da chi la fa – attacca Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera –. Il caso Povia a Nichelino lo dimostra e certifica una ipocrisia dove ci si ricorda delle libertà a giorni alterni o a seconda di chi toccano. Non risulta che il sindaco di Nichelino abbia chiesto a Povia di esibirsi ugualmente rivedendo le condizioni di partecipazione. Non credo peraltro che un sindaco possa chiedere ad un organizzatore di un contest, soggetto terzo rispetto al Comune, di rimuovere qualsiasi artista invitato se non vi è un accordo preventivo di organizzazione artistica, ancorché l’iniziativa avvenga nell’ambito di una manifestazione patronale patrocinata”.   Contesta la decisione del sindaco anche il Movimento 5 Stelle: “Pura censura! E non è altro che il riflesso della paura di chi non tollera idee diverse dalle proprie. È davvero triste vedere che a Nichelino, un luogo che dovrebbe rappresentare la libertà di pensiero e di espressione stia succedendo una cosa del genere”, si legge sui social.

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