Chef Rubio aizza i compagni: “I giornalisti e i loro figli devono avere paura”. E la piazza applaude (video)

9 Ago 2024 13:34 - di Luisa Perri

“I primi obiettivi della resistenza in sostegno del popolo palestinese sono i giornalisti e le giornaliste: loro devono avere paura di andare al lavoro ogni giorno, loro devono temere per l’incolumità dei loro figli e delle loro figlie perché quello che loro trattano con estremo disprezzo per la vita umana, che sarebbe la loro missione lodevole – perché io credo ancora nel giornalismo ma ce ne sono pochi di interpreti – si sono trasformati in attori e attrici e influencer che hanno capito di essere intoccabili”. Parole deliranti pronunciate da Chef Rubio a Pontedera il 4 agosto e finite rapidamente in rete.

Stanno inevitabilmente facendo il giro del web le parole di Gabriele Rubini, alias Chef Rubio, rilasciate alla Festa nazionale della Riscossa Popolare, organizzata dal Partito dei Carc a Pontedera (Pisa) lo scorso 4 agosto e rilanciate sui social da Open e in particolare dal giornalista dello stesso sito informativo David Puente.ù

Chef Rubio si lamenta: “Ho 16 processi in corso”. E guadagna il 17mo

“Dobbiamo mirare in alto e fare piazza pulita dei complici del sionismo che stanno al governo e nei palazzi del potere?”, chiede uno degli organizzatori,  relativamente ai “compiti” che deve affrontare chi è solidale con il popolo palestinese. La risposta agghiacciante di Chef Rubio fa scattare un ancora più agghiacciante applauso da parte dei presenti. Poco prima, Rubio aveva detto di essere “perseguitato da ebrei sionisti di ogni tipo” che “possono andare da Molinari, Puente e Mentana, Parenzo”, lamentando di avere in corso “16 processi, di cui 9 civili e 7 penali”.  Con le frasi di queste ore ha fatto di tutto per guadagnarsi il diciassettesimo.

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