Fanpage, l’inchiesta-denuncia di Libero: “Giornalisti pagati a metà con 26 milioni l’anno di ricavi”

20 Ago 2024 11:26 - di Diego Corti

Fanpage, uno dei siti italiani più seguiti, non usa metodi ortodossi per pagare i suoi dipendenti. A denunciarlo è il quotidiano Libero che in un reportage a firma di Lorenzo Mottola fa le pulci al sito giornalistico, riportando anche le decurtazioni contrattuali applicate ai dipendenti e ai collaboratori, nonostante crescano gli utili editoriali e nonostante il sito giornalistico non manchi occasione per chiedere il salario minimo in Italia. Salario minimo che, secondo l’inchiesta di Libero, non viene per niente applicato da Ciaopeople, la società che gestisce Fanpage.

L’inchiesta di Libero su Fanpage: “meno 40 % in busta paga per i giornalisti”

Secondo il quotidiano, “Grazie a contratti particolari, i giornalisti di Fanpage non guadagnano come quelli della stragrande maggioranza delle testate nazionali. Non poco di meno, circa il 40%. E con altre clausole che qualcuno definirebbe discutibili”. Secondo l’articolo di Libero, “Fanpage arruola manodopera a basso costo. Piovono decine di contratti di collaborazione, i co.co.co. Contratti che non prevedono la permanenza in redazione e con emolumenti particolarmente bassi per la categoria. Alcuni degli assunti dell’epoca – da noi contattati- ci hanno raccontato di buste paga variabili, da 1.000 fino a 1.500 euro. Con piccoli adeguamenti annuali per evitare rotture con i redattori. A fronte di ritmi di lavoro serrati”.

Il rifiuto dei sindacati a firmare gli accordi e gli stipendi a metà

Nell’articolo di Libero si legge che, “Quattro anni fa avviene la “svolta. La Fnsi(la federazione nazionale della stampa) non rinnova gli accordi e chiede di tornare a una situazione contrattuale normale. La Ciaopeople e alcuni altri editori si cercano un altro interlocutore, che sarebbe il meno conosciuto sindacato Figec-Cisal, che raggiunge un accordo per la creazione di un nuovo contratto. Per fare qualche paragone, un redattore ordinario di un quotidiano qualsiasi percepisce 2.694 euro lordi al mese. Uno di Fanpage 1.628 (circa il 40% in meno). E facendo carriera il divario non viene colmato. Un caposervizio di un quotidiano X o Y incassa 2.961 euro. Quello di Fanpage 1.680, per un bell’aumento di ben 52 euro lordi rispetto al redattore. Per i caporedattori si arriva 3.261 euro più indennità di 489 per la Fnsi. Fanpage si ferma a 1.754, praticamente la metà”.

Mancano i soldi? 26 milioni di ricavi

Nell’inchiesta a firma di Lorenzo Mottola,si fa riferimento agli incassi cospicui di Fanpage che non giustificano il trattamento riservato ai giornalisti. “Mancano i soldi, insomma. Curioso, visto che Cozzolino(il proprietario di Ciaopeople) non fa che rilasciare interviste per spiegare che la sua attività va a gonfie vele, con 26,6 milioni di ricavi nel 2022, in aumento del 7%. Per la Fnsi, invece, l’accordo con la Cisal rappresenta ‘un’operazione avventuristica e priva di qualsiasi efficacia’. Ora, chi in queste settimane parla di informazione a rischio in Italia potrebbe perdere due minuti a riflettere su questa storia: la libertà di stampa è un tesoro che si garantisce anche pagando i giornalisti come si deve. E non tutto il mercato ha reagito alla crisi del settore (che in realtà colpisce più la carta che l’online) allo stesso modo. Insomma, è la sinistra, bellezza”.

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