FdI a Bonelli: “Grave omertà sui ‘compagni che sbagliano’. Nessuna parola su Salis e proscrizioni comuniste”
FdI chiama in causa Bonelli e Avs sulle tante incongruenze registratesi in questi giorni, dai “compagni che sbagliano”, citando il silenzio sul caso dell’assistente parlamentare di Ilaria Salis che aveva inneggiato alla violenza contro Meloni, alle liste di proscrizione pubblicate dal Nuovo Partito Comunista Italiano e alla vicenda Stellantis, con i mega-compensi ai vertici della multinazionale e i licenziamenti contemporanei a cui si è accompagnato il silenzio della sinistra.
FdI a Bonelli: “Silenzio ipocrita”
E’ il senatore Marco Lisei di FdI a chiamare in causa uno dei leader di Avs, Angelo Bonelli, citando tutti i fatti di queste ultime ore. “Da giorni il rappresentante parlamentare di Verdi e Sinistra chiede a FdI di rispondere sulle questioni più disparate, ma mantiene una preoccupante omertà riguardo qualsiasi tema di imbarazzo per la sinistra: il silenzio della CIGL e di Repubblica sui mega compensi dei vertici Stellantis mentre annunciano licenziamenti e cassa integrazione; l’assistente della Salis che inneggia alla violenza contro le forze dell’ordine e Giorgia Meloni; il partito comunista che stila liste di proscrizione contro ebrei e chi sostiene Israele. L’ipocrisia di Bonelli ci ricorda il vero volto dell’estrema sinistra: forcaiola con gli avversari, compiacente con i ‘compagni che sbagliano”, dice Lisei.
Un silenzio rumoroso
In effetti, il portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs non ha speso nemmeno una parola sul caso dell’assistente parlamentare di Ilaria Salis scoperto a incitare apertamente alla violenza contro il premier Giorgia Meloni, “scusandosi col dir non lo conosco”.
Non ha dato solidarietà ai tanti giornalisti e politici(alcuni del centrosinistra) indicati al pubblico ludibrio come “sionisti” dal sedicente Nuovo Partito Comunista Italiano. E da continuo(a parole alterne) difensore della giustizia sociale, è rimasto in religioso silenzio su Stellantis, che ha appena dato 36 milioni di euro di compensi al suo amministratore delegato, Carlos Tavares, annunciando contemporaneamente il licenziamento e la cassa integrazione per 15mila persone.
Bonelli, dì qualcosa di sinistra
Come in un famoso film di Nanni Moretti(allora il destinatario era Massimo D’Alema) verrebbe voglia di suggerire a Bonelli di “dire qualcosa di sinistra” o, almeno, in alternativa, di “dire qualcosa”. Ma di serio però.