Fisco, Bankitalia certifica il boom di entrate. FdI: “La cura Meloni funziona, demolite le fake news della sinistra”

16 Ago 2024 14:05 - di Gabriele Alberti
Fisco Bankitalia FdI

Un post- Ferragosto indigesto per sinistra e opposizioni. “Responsabile” Bankitalia. “A giugno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 42 miliardi: in aumento del 9,9 per cento (3,8 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023″. L’Istituto di via Nazionale rileva, nello specifico, come “nel primo semestre del 2024 le entrate tributarie sono state pari a 248,8 miliardi, in aumento del 7,5 per cento (17,5 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. Le entrate tributarie in aumento si collocano nel combinato disposto tra aumento del Pil e politiche fiscali efficaci e di maggior controllo dell’evasione. Con  queste carte in regola si dimostra che l’esecutivo procede nella giusta direzione. Un mal di pancia in più per chi attacca a testa bassa. Lo sottolinea il deputato di Fratelli d’Italia Saverio Congedo, capogruppo in Commissione Finanze.

Dati Bankitalia sul fisco, Foti: “Evaporano le sterili polemiche della sinistra”

I dati diffusi da Bankitalia “smentiscono, ancora una volta, chi attacca il governo Meloni definendolo amico degli evasori. Al contrario, i dati dicono chiaramente che le politiche fiscali dell’esecutivo di centrodestra stanno funzionando”. I numeri sono confortanti e vanno inseriti nella cornice più ampia di vari dati economici che da tempo confermano che il governo “sta seguendo la strada giusta”. Traccia il bilancio Tommaso Foti: “Aumentano le entrate tributarie, crolla l’evasione fiscale ed evaporano le sterili polemiche della sinistra. A giugno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono aumentate del 9,9% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi cinque anni, invece, scende drasticamente l’evasione fiscale dal 21% al 16%. Uno Stato finalmente amico e alleato dei contribuenti, grazie alle riforme del governo Meloni. Che hanno semplificato efficacemente il fisco, riesce a ottenere risultati positivi”.

Osnato: “Un fisco semplice e non oppressivo è più efficace”

Al bilancio del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera segue il commento di Marco Osnato: “L’ultimo boom non è un caso isolato e, soprattutto, non è dovuto a un inasprimento fiscale. Al contrario- fa notare-  è un esecutivo alleato dei contribuenti a ottenere successi straordinari sul fronte del gettito”. Il meccanismo economico è logico, fa notare: “Una semplice verità è sotto gli occhi di tutti: un fisco più semplice, efficiente, comprensivo delle necessità di cittadini e imprese, riesce a ottenere di più. Si espande la creazione di ricchezza nel nostro sistema economico; cresce l’adempimento spontaneo, e otteniamo sempre più successi contro l’evasione: è la ricetta giusta. Nel tempo, l’applicazione della riforma fiscale del governo Meloni mostrerà risultati sempre più chiari. Nonostante il tifo contrario di una sinistra”.

Filini: “Archiviata la stagione degli sprechi”

Il deputato di FdI Francesco Filini, responsabile del programma del partito, aggiunge altri elementi importanti che demoliscono ancora una volta la narrazione di gufi e cassandre: “La cura Meloni sta funzionando alla grande: archiviate le stagioni degli sprechi, delle marchette elettorali e dell’oppressione fiscale, l’Italia ha ripreso a lavorare, a produrre e a crescere. Alle bugie, alle polemiche ideologiche e alle fake news rispondiamo ancora una volta con i fatti”.

Maullu: “Brutte notizie per i teorici del declino”

Stefano Maullu, esponente di Fratelli d’Italia in commissione Finanze alla Camera, mette insieme tutti i dati che smentiscono i “teorici del declino”: Il reddito reale delle famiglie pro capite nei Paesi Ocse è aumentato così come quello di tutte le economie del G7. L’Italia ha visto la crescita più forte (3,4%). Insieme a questi dati significativi non si arresta il trend positivo di entrate tributarie, nonostante non vi sia stato alcun incremento di tasse e imposte. È evidente che questo aumento dipende da due fattori: il grado di fiducia dei cittadini contribuenti verso un governo che percepiscono come vicino alle proprie esigenze; e poi l’aumento della capacità produttiva che si traduce in una crescita automatica del gettito per lo stato. Non servono ricette particolari, quando un governo funziona, e il governo Meloni da questo punto di vista è sicuramente il migliore degli ultimi decenni”.

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