Fitto al Meeting di Rimini rivendica i risultati: “L’Italia è in testa per obiettivi del Pnrr raggiunti”

25 Ago 2024 19:53 - di Vittorio Giovenale
Fitto Meeting

«Si parla sempre dei fondi del Pnrr e non si parla per nulla delle riforme del Pnrr. Il tema delle riforme è decisivo. Noi otteniamo le risorse perché realizziamo dei risultati sul terreno delle riforme, risultati che danno senso all’indebitamento comune»: parole chiare quelle di Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, tra i relatori del convegno “Mercato unico, euro, Pnrr: quale sviluppo economico per l’Ue?”, nell’ambito del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini.

Fitto al Meeting di Rimini: “Il rapporto della Commissione Ue ci premia”

«La riuscita del Pnrr italiano – dice l’esponente di FdI – sarà il termometro della riuscita del Next Generation Eu, perché il nostro è il più grande. Secondo il rapporto intermedio, che la Commissione europea ha approvato qualche mese fa dando un mandato a dei valutatori indipendenti esterni, l’Italia è il paese che ha realizzato il maggior numero di obiettivi e che nella fase di avanzamento delle performance del Piano è più avanti rispetto a tutti gli altri paesi».

Per il ministro per gli Affari europei, «la spesa pubblica è aumentata e in alcuni casi è aumentata in modo discutibile» ma ora «occorre una riduzione della spesa pubblica improduttiva». «C’è bisogno – ribadisce Fitto – di una spesa buona, una spesa positiva che ci consenta di rientrare del debito e questa è legata al Pnrr». Da questo punto di vista, «la crescita è determinata dalla qualità della spesa, che ci consente di rientrare dal debito. La strada è obbligata e la qualità della spesa nel Pnrr è fondamentale».

“Bruxelles è troppo lenta nelle decisioni. L’allargamento della Ue? Costa”

Non mancano riferimenti alle politiche farraginose di Bruxelles: «Non si può avere un tempo lungo per reagire a ciò che accade nel mondo. Una delle questioni che più mi ha colpito del discorso di Ursula von der Leyen è stato il passaggio relativo alla necessità di sburocratizzare e semplificare. Nel dibattito parlamentare Meloni pose questo come tema centrale, il fatto che sia stato ripreso rappresenta una delle esigenze di cui l’Ue ha bisogno». Infine, «il tema dell’allargamento dell’Ue ha avuto un’accelerazione” ma «non è che possiamo pensare di andare verso un allargamento senza porci il problema dei costi».

 

 

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