Foti sulla prossima legge di bilancio: “Centrodestra sia coeso, opposizione proverà a dividerci”

17 Ago 2024 19:23 - di Giulia Giani
Foti

Tommaso Foti, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, traccia la strada dell’armonia nella maggioranza, a meno di  due mesi dalla presentazione del documento economico finanziario per il 2025. Una finanziaria che, sottolinea il capogruppo di FdI, dovrà essere basta sul realismo e sulle cose possibili da fare insieme, nella consapevolezza che l’opposizione, peraltro legittimamente, tenterà di inserirsi e di dividere una coalizione che in due anni ha dimostrato di essere granitica e stabile come poche altre in Europa.

Le parole di Foti: “Non creiamo aspettative sbagliate nei cittadini”

Foti  nella sua dichiarazione parla delle,“ indiscrezioni mediatiche su questa o quella proposta da inserire nella prossima legge di Bilancio  che non hanno alcun senso, ma possono creare nei cittadini aspettative ingiustificate allo stato non passibili di valutazione. Quando sarà indicato il perimetro quantitativo, entro il quale la manovra per il 2025 potrà essere definita, allora si potrà pensare a quali iniziative, qualitativamente utili, si potranno assumere”.

“La sinistra proverà in ogni modo a dividerci”

Il capogruppo di Montecitorio del partito di maggioranza relativa precisa ancora meglio il suo concetto: ” Vale per la legge di bilancio, come per altro. Che l’opposizione provi a dividere la maggioranza è scontato, ma spetta a quest’ultima non farsi tirare per la giacca e realizzare, con serietà e pragmatismo, il programma che con il loro voto gli elettori hanno approvato, evitando di dividersi su temi che la sinistra oggi ritiene fondamentali, salvo averli accuratamente ignorati quando era maggioranza.”

I tempi della legge finanziaria

Con la legge di stabilità il governo ha la facoltà di introdurre innovazioni normative in materia di entrate e di spesa, fissando anche il tetto dell’indebitamento dello Stato. Deve essere presentata dal governo al Parlamento entro il 15 ottobre (in passato era il 30 settembre) che deve approvarla entro il 31 dicembre dell’anno, pena l’esercizio del bilancio nei dodicesimi, evento che non si è mai verificato nel nostro Paese.

Le prime due finanziarie targate Meloni sono state approvate a larghissima maggioranza, anche se la prima fu condizionato dal pochissimo tempo di preparazione del governo che si era insediato nell’ultima decade di ottobre del 2022.

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