Francia, Macron sotto attacco: Hollande lo boccia e il partito di Melènchon scende in piazza contro l’Eliseo

28 Ago 2024 13:39 - di Diego Corti
Francia Macron

Macron sotto attacco in Francia. La sua decisione di stoppare la candidatura di Lucia Castets come primo ministro e di non convocare La France Insoumise per il secondo giro di consultazioni, previsto per venerdì 30, ha scatenato le ira del partito di Melènchon, che lo ha definito, “monarca” e le critiche dell’ex inquilino dell’Eliseo, Francois Hollande. Con LFI pronta a scendere in piazza il 7 settembre.

Hollande: “Macron è andato oltre i suoi poteri”

Per il predecessore di Macron, Francois Hollande, il presidente, “non doveva bloccare la nomina di Lucia Castets.  Questa responsabilità spetta all’Assemblea nazionale dopo che i deputati hanno potuto ascoltare la dichiarazione di politica generale e la composizione del governo ed esprimere la loro scelta ”, ha detto Hollande.

La France Insoumise: “Si comporta come un monarca”

Il presidente della Repubblica ha un “comportamento pericoloso e autoritario “, ha dichiarato Mathilde Panot de La France Insoumise, il partito di Meleènchon  “Non è il monarca presidenziale che decide tutto” , ha affermato il deputato de LFI, aggiungendo che Emmanuel Macron “non ha alcuna soluzione perché né gli ecologisti né i socialisti andranno con lui” .

Anche la parlamentare di Insoumise ha denunciato il “caos” e il “colpo di forza” che è “importante non lasciare impunito” manifestando il 7 settembre. “Non vogliono lasciarci governare perché la politica che vogliamo perseguire è ultra-maggioritaria in questo paese ”, ha aggiunto Panot.

In piazza contro il presidente, Lfi chiama a raccolta la Francia

LFI insieme a diverse organizzazioni di scuole superiori e sindacati studenteschi chiede una “grande manifestazione” a Parigi il 7 settembre. “Vogliamo che quanta più gente possibile scenda in strada” in questa data, perché “la rabbia è immensa ”, ha commentato la deputata di Insoumise Aurélie Trouvé.

Si cerca una difficile soluzione

Il secondo giro di consultazioni, senza LFI e Rn, vedrà Macron alle prese con la ricerca di una difficile soluzione per formare il nuovo governo. Soluzione che passa necessariamente attraverso la spaccatura del fronte di sinistra per arrivare all’accordo con i moderati e dare il via al governo. Con il rischio quasi certo di avere la Francia contro.

 

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