Geo Barents fermata, le Ong: “Salviamo vite”. Ma dalla nave è scappato un tunisino già espulso (video)

28 Ago 2024 15:28 - di Marta Lima

Protestano, i responsabili di Medici senza Frontiere, per il provvedimento di fermo amministrativo di 60 giorni nei confronti della Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso accusata di violazioni delle norme di sicurezza marittima. Il provvedimento di fermo è stato emesso a seguito di diverse operazioni di salvataggio avvenute nelle prime ore del mattino del 23 agosto nel Mediterraneo centrale, in cui la Geo Barents non avrebbe fornito informazioni tempestive al Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano (MRCC) e avrebbe messo in pericolo la vita delle persone. MSF respinge queste accuse, che si basano su informazioni fornite dalla Guardia costiera libica.Il 23 agosto il team di MSF a bordo della Geo Barents ha condotto 5 operazioni di salvataggio. MSF è accusata di non aver fornito informazioni tempestive per la terza operazione, avvenuta dopo che il team dell’organizzazione aveva visto un numero significativo di persone finire in acqua nelle vicinanze della nave. “Era un obbligo etico e morale iniziare tempestivamente le operazioni di soccorso” afferma Riccardo Gatti, responsabile del team di ricerca e soccorso a bordo della Geo Barents.“C’era un pericolo imminente che le persone annegassero o si perdessero nel buio della notte”.

La fuga del tunisino dalla Geo Barents

Medici senza frontiere esorta le autorità italiane a revocare il fermo alla Geo Barents ma intanto, ieri, a Salerno si è verificato un brutto episodio che dimostra come su quelle navi di soccorso nel Mediterraneo si mischino, spesso e volentieri, anche clandestini già espulsi e criminali rispediti in patria. Nella serata di ieri, la Polizia di Stato, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha arrestato Hfaid Imad, cittadino tunisino classe 1993, per reingresso illegale in Italia. Hfaid Imad era stato precedentemente espulso dal territorio italiano il 26 ottobre 2022, in seguito a un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Trapani, e rimpatriato nel suo paese d’origine. L’arresto è avvenuto poco dopo lo sbarco della nave Ong Geo Barents al porto di Salerno. Hfaid Imad è stato avvistato da un’unità da diporto nelle acque vicino al comune di Cetara e successivamente prelevato da una motovedetta della Guardia Costiera di Salerno: è stato trovato in possesso di una borsa contenente abiti, contanti, carte di credito, un telefono cellulare e altri effetti personali, tutti accuratamente protetti dall’acqua marina.

 

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