“Iran pronta all’attacco”, gli Usa spostano una portaerei sul Medioriente, pressioni su Teheran per la de-escalation

12 Ago 2024 15:32 - di Diego Corti
L'Iran

L’Iran sarebbe pronta ad attaccare Israele tra oggi e domani, nei giorni che ricordano la distruzione del Tempio, e gli Stati Uniti hanno spostato una portaerei sull’asse mediorientale, con il sottomarino nucleare Georgia pronto ad entrare in azione. Si infervora la crisi, mentre tutti i Paesi occidentali chiedono a Teheran di lavorare per la de-escalation.

Il possibile attacco dell’Iran

Fonti di intelligence occidentale hanno parlato della possibilità che Iran e Hezbollah possano scegliere il giorno più triste del calendario ebraico, “per rispondere alla serie di omicidi attribuiti alla mano israeliana: il “TishaB’Av”, ovvero l’anniversario della “Distruzione del Tempio”, che quest’anno cade il 12 e 13 agosto.

Secondo le fonti, non è improbabile che l’Iran e i suoi alleati scelgano il giorno dell’anniversario della “Distruzione del Tempio” per rispondere all’assassinio del capo dell’ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh, del leader di Hezbollah Fouad Shukr, e del comandante della Falange Al-Qassam Muhammad Deif.

La  Distruzione del Tempio

Tisha B’Av è un giorno annuale di digiuno nella religione ebraica e commemora una serie di disastri nella storia ebraica, in particolare la distruzione del Tempio di Salomone da parte dell’Impero neo-babilonese e del Secondo Tempio da parte dell’Impero Romano a Gerusalemme.

La mossa degli Stati Uniti

Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha ordinato il dispiegamento del sottomarino lanciamissili Usa Georgia in Medio Oriente. “Il segretario Austin- si legge in una nota del Pentagono- ha ordinato alla portaerei USS Abraham Lincoln, equipaggiata con caccia F-35C, di accelerare il suo transito verso l’area di responsabilità del Comando Centrale, che si va ad aggiungere alle capacità già fornite dalla portaerei USS Theodore Roosevelt”.

Il Vaticano chiede all’Iran di fermarsi

Il Segretario di Stato del Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha avuto una conversazione telefonica con Masoud Pezeshkian, presidente della Repubblica Islamica dell’Iran. Lo comunica il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni.

“Il cardinale Parolin, oltre a congratularsi con il presidente per l’inizio del suo mandato e a trattare temi di comune interesse, ha espresso la seria preoccupazione della Santa Sede per quanto sta accadendo in Medio Oriente, ribadendo la necessità di evitare in ogni modo che si allarghi il gravissimo conflitto in corso e preferendo invece il dialogo, il negoziato e la pace”.

Israele sospende ferie e digiuno per i militari

Il comandante dell’Aeronautica militare israeliano, il generale Tomer Bar, ha deciso di sospendere le ferie all’estero del personale militare di carriera, in seguito a una valutazione della situazione in Medioriente. Esonerati dal digiuno per la Tisha B’Av tutti i militari e tutti i riservisti di Tel Aviv.

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