Ius scholae, botta e risposta tra Lega e Forza Italia. Foti: “Non è nel programma, tranello della sinistra”
Continua il dibattito tra Lega e Forza Italia per lo ius scholae, la formule di concessione della cittadinanza italiana basata sul percorso di studi fatti da cittadini figli di immigrati, mentre Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia, ricorda a tutti che nel programma condiviso questi punti non erano presenti e che le priorità degli italiani sono altre.
Tajani: “Essere italiani non è legato a 7 generazioni prima”
Intervenendo al Meeting di Rimini, il segretario nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, ha ribadito di essere favorevole allo ius scholae: “Alcuni se la prendono con me perché sono favorevole allo Ius scholae, ma non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra…lo sanno tutti come la penso. Essere italiani non significa essere legati da sette generazioni al nostro Paese”, le parole del segretario di Forza Italia.
La Lega dice no allo ius scholae e pubblica i video di Berlusconi
La Lega risponde ribadendo il suo no e pubblica sui suoi profili social un video di Silvio Berlusconi. “Ascoltate le parole – inequivocabili – del grande Silvio. Ius Soli e ius Scholae? No, grazie”, si legge in un post su Instagram della Lega, che pubblica a corredo un’intervista nel salotto di Fabio Fazio, in cui il fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, diceva: “Non bastano questi dati di frequentazione di un ciclo scolastico, di sapere l’italiano, occorre che questo ragazzo sia sottoposto a un esame. Noi lo ius Soli non lo vogliamo, intanto perché i trafficanti d’uomini avrebbero un argomento forte per dire: ‘Guardate che in Italia si conquista la cittadinanza italiana molto più facilmente che per il passato'”.
“Alcune di queste persone che abbiamo avuto modo di conoscere ancora vogliono la donna segregata e velata-diceva al tempo il fondatore di Forza Italia-, odiano i cristiani, odiano gli ebrei, odiano la civiltà occidentale, odiano lo Stato italiano. Non si può dare a loro la cittadinanza italiana soltanto perché hanno frequentato una scuola, ma sono nella loro famiglia rimasti quelli che erano. E, per esempio, hanno parole di comprensione per il terrorismo. Non è possibile”.
Foti: “Argomento alimentato dalla sinistra che vuole creare problemi”
Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI, ricorda che né lo ius scholae, né lo ius soli erano nel programma di governo e che si tratta di un tranello della sinistra “per creare confusione nella maggioranza. Ci sia consentito dire una cosa agli alleati: nel programma di governo non c’è questo argomento e non c’è neanche nei singoli programmi dei partiti. Gli elettori hanno votato un programma specifico”. Il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia cita anche il governo Monti e l’allora ministro Riccardi, “che ammise che il provvedimento fu evitato perché il Pd temeva di perdere voti”. Foti ricorda al centrosinistra che “nelle due legislature precedenti lo ius culturae venne approvato alla Camera nel 2015 e poi nel 2017 venne affossato in Senato. Nella passata legislatura, invece, iniziò la discussione sullo Ius scholae alla Camera che si arenò con la rottura frontale della maggioranza che sosteneva il governo Draghi”.